In vista della conversione in legge del Decreto 185/2008, il cosiddetto Decreto Anticrisi, l’Asppi- Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari torna nel merito dei benefici fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica. «Al momento del varo del Decreto – ricorda il presidente nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini – abbiamo espresso la nostra contrarietà alla norme contenute nell’articolo 29 che, di fatto, rendevano più complicato e meno appetibile l’accesso al bonus del 55% per chi effettua interventi di ristrutturazione edilizia per il risparmio di energia. La Commissione Bilancio della Camera ha in parte ascoltato le nostre lamentele, insieme a quelle di altre Associazioni ed Enti, ed ha approvato un emendamento che elimina il vincolo di ricevere l’assenso dell’Agenzia delle Entrate per fruire della detrazione». L’emendamento approvato in Commissione Bilancio rappresenta un sostanziale ritorno alla situazione preesistente, rispetto all’impostazione iniziale.
«In pratica – prosegue il presidente dell’Asppi – sono stati eliminati i tetti di spesa e l’applicazione retroattiva alle spese del 2008, le uniche novità dal 1° gennaio 2009 sono l’allungamento a 5 anni del periodo di detrazione e l’obbligo di inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Auspichiamo che si prosegua su questa strada fino alla conversione in legge del Decreto, che nella sua prima versione rischiava di aggravare la già difficile situazione italiana rispetto alla Direttiva Europea del 2002, sul rendimento energetico in edilizia. E’ opportuno infatti ricordare che, in soli due anni dalla loro entrata in vigore, gli sgravi fiscali al 55 per cento avevano permesso a più di 200 mila, tra aziende e privati, di fare interventi per il risparmio di energia e la riduzione dell’inquinamento, con l’obiettivo di un maggior livello di salute pubblica e di avvicinare l’Italia al rispetto degli impegni presi con il Protocollo di Kyoto».
Obiettivi sui quali i proprietari immobiliari vogliono fare la propria parte.
«L’Asppi – conclude Giannini – è molto sensibile alle tematiche ambientali e del risparmio energetico. Abbiamo istituito in molte sedi servizi di consulenza specifica al fine di indirizzare i nostri soci e di orientarne al meglio le scelte in materia. I proprietari sono intenzionati a fare la propria parte investendo risorse per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ma è necessario che a questo faccia da contraltare un altrettanto forte impegno delle Istituzioni che devono garantire bonus fiscali, agevolazioni, detrazioni e la possibilità di accedere a questi incentivi senza incorrere in procedure lunghe ed articolate e senza dover fare i conti con le lungaggini della burocrazia».
Asppi: benefici fiscali per il risparmio energetico
di 13 Gennaio 2009Commenta