Assoedilizia illustra le ragioni che, per esigenze di essenzialita’ esplicativa, non ha potuto esprimere a corredo della presa di posizione sul regime agevolativo ( detrazione del 55 % ) riservato sul piano fiscale a finestre, doppi vetri, serramenti vari, portoncini d’ingresso e quant’altro; con il suggerimento di posporre nella agevolazione( non escludere) questi interventi rispetto a quelli obbligatori per legge. Si sottolinea anzitutto come il nostro suggerimento non sia inopinato e gratuito ; ma derivi dall’esigenza di verificare una gradualita’ di rilevanza degli interventi ammessi ai benefici, nel momento in cui il Ministro competente dichiara che non si dovra’ splafonare rispetto ad una data previsione di copertura, nel bilancio statale. In secondo luogo non si contesta,sul piano teorico, l’efficacia delle strutture in questione,volte a realizzare un isolamento a tenuta stagna dei diversi ambienti. Ma si sottolinea la scarsa rilevanza ai fini del risparmio energetico collettivo (che è il solo che conta ai fini di giustificare agli occhi della collettivita’ appunto il costo delle agevolazioni per le finanze pubbliche): visto che per ottenere qualche risultato si dovrebbero cambiare anche i costumi degli italiani. Perche’ bisognerebbe spiegare a tutte le massaie che non c’è bisogno, per fare le faccende di casa e “cambiare l’aria”, di lasciar aperte le finestre per ore, facendo in tal modo raffreddare i muri di tutti gli ambienti.
E poi bisognerebbe imporre di non lasciare socchiuse le finestre, quando c’è troppo caldo, per far entrare un po’ di aria fresca: ma prescrivere di far funzionare l’umidificatore rendendolo obbligatorio nelle case, e di abbassare al contempo il livello del riscaldamento. Al legislatore bisognerebbe dire che, se favorisce l’installazione di serramenti a tenuta stagna, ma poi prescrive l’obbligatorieta’ dell’apertura di un buco di 100 cmq., per l’aerazione ai fini della sicurezza-metano,il beneficio del risparmio energetico va a farsi benedire. Senza dire,infine, del fatto che meta’ dell’Italia beneficia delle agevolazioni fiscali pur non essendovi, per motivi climatici, alcuna necessita’ stringente di ricorrere nelle case a doppi vetri antitermici, serramenti e portoncini d’ingresso sigillati. Ed allora, le questioni non sono cosi’ semplici come potrebbero apparire a prima vista. E comunque la valutazione complessiva e finale va fatta a livello di comparazione tra benefici pubblici e costi pubblici; e non altro.
Segue per chiarezza la presa di posizione: Razionalizzare il sistema delle detrazioni del 55 % per gli interventi energetici sugli edifici. Il presidente achille Colombo Clerici dichiara:
« Non si puo’ disconoscere che il ministro Tremonti abbia une certa ragione quando, a proposito delle detrazioni del 55 % connesse agli interventi per il risparmio energetico degli edifici dice ” basta con i crediti d’imposta usati come bancomat “. I problemi discendono da una stortura di fondo contenuta nel sistema. L’equiparazione, sul piano delle agevolazioni, da un lato degli interventi strutturali, imposti per legge ( ad esempio la sostituzione dei generatori di calore, l’installazione delle valvole termostatiche sui caloriferi,la realizzazione di impianti per l’energia rinnovabile imposta dai vari regolamenti ecc. ) per i quali la misura fiscale andrebbe assicurata comunque. D’altro lato delle opere facoltative, molte delle quali scarsamente utili, se non ininfluenti o addirittura inutili (come i portoncini di ingresso) sul piano energetico generale. L’anno scorso le pratiche sono state 106mila (spesa media per ogni intervento 14.150 euro: dato ANCE). Le domande in generale, comprese quelle con l’obbligo di allegare l’attestato di riqualificazione, presentano le seguenti percentuali: coibentazione, infissi e finestre,portoncini e simili il 37%; la sostituzione di caldaie il 27% e i pannelli solari termici il 19%. Una parte rilevante delle richieste riguarda dunque la sostituzione degli infissi e delle finestre. Opere queste che, per una serie di ragioni-fra le quali le pratiche domestiche legate alla salute umana-rientrano nella seconda delle categorie che abbiamo indicato :tanto che la normativa se ne guarda bene dal renderle obbligatorie.
Una razionalizzazione dunque del sistema delle detrazioni passa anche attraverso questa distinzione di fondo; che dovrebbe portare a posporre nel sistema dei crediti d’imposta tutte le opere facoltative e complementari.»
Sergio 7 Gennaio 2009 il 21:52
La verità è che disincentivando il 55% sull’ esistente Assoedilizia pensa di vendere il nuovo.
Un articolo inqualificante sul 55% che qualsiasi termotecnico può contestare.
adriana mistaro 10 Gennaio 2009 il 20:32
che pochezza di argomenti! Io non vedo in giro finestre socchiuse e case surriscaldate visti i costi delle bollette, un articolo scritto evidentemente da un maschietto di una certa età con una concezione del femminile anacronistica: massaie (ma chi usa più questo termine) e costumi degli italiani( stanno cambiando e non ve ne siete accorti). Un buon infisso fa risparmio energetico e vale sia in inverno che in estate. Al nord ed al sud. Da oltre 40 anni altri paesi europei offrono facilitazioni fiscali per la sostituzione degli infissi. Tutti scemi??? Queste detrazioni poi non sono un bancomat del cittadino, si autofinanziano perchè esiste l’interesse a richiedere regolare fattura con conseguente vantaggio dello stato che riceverà IVA e tasse sui veri importi e così si fa anche emergere l’ abbondante evasione fiscale che esiste nel settore.
bruschi massimo 20 Aprile 2009 il 18:25
mi stanno sconsigliando di fare la domanda per la detrazione del 55% perchè potrebbe non essermi concessa pur adempiendo a tutte le prescrizioni .. mentre la detrazione del 36% mi sarebbe concessa …
che cosa c’è di vero?
roberto 22 Giugno 2010 il 17:23
Segnalo la notizia che, anche a seguito della Campagna per la proroga delle detrazioni del 55%, le Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera al Governo, con una Risoluzione proposta da deputati di tutti i partiti di maggioranza e opposizione (PDL, Lega Nord, Pd e Idv) lo scorso 15 giugno hanno approvato un testo unificato in cui è contenuto un pressante invito al Governo per dare l’avvio alle procedure legislative per la proroga delle detrazione del 55%.
Continuate a sostenere la petizione e fate circolare il link: http://www.uncsaal.it/aderisci.html