Da che parte stanno i parlamentari? La legge di conversione del Decreto di sospensione degli sfratti approvata ieri dal Senato compie una grave ingiustizia nei confronti degli inquilini. Il provvedimento, all’articolo 1 bis nega alle famiglie che perdono la casa, l’attribuzione del punteggio valevole per la graduatoria nei bandi di edilizia economica e popolare se il contratto d’affitto non è stato registrato dal proprietario allo scopo di evadere il fisco. “Da che parte stanno i Parlamentari?- si domanda Guido Piran Segretario generale del SICET –Sindacato Inquilini della CISL – L’inquilino è penalizzato due volte : sia perché deve lasciare casa e cercarsene un’altra, sia perché non può far valere la condizione di sfrattato nei bandi per accedere alle case popolari.
In tutta la giurisprudenza dei Paesi civili agli inquilini è riconosciuta la condizione di parte debole nei confronti della proprietà, solo in Italia le parti sono invertite. Non solo. Ma la legge infierisce con una norma ulteriormente vessatoria nei confronti degli sfrattati.
Un Paese civile avrebbe condizionato il diritto del proprietario a procedere per conseguire la licenza di sfratto dimostrando di possedere un contratto regolarmente registrato, evidentemente nel nostro Paese è stata sfrattata anche la civiltà.”