Urge intervenire anche con strumenti normativi. La crisi economica dilaga in campo internazionale e nel nostro Paese ed il Governo pensa illusoriamente di arginarla con un irrisorio rilancio dei consumi attraverso le “Social Card” per le famiglie più in difficoltà! Ben altre sono le misure da prendere per aiutare concretamente le famiglie e l’economia italiana, Adusbef e Federconsumatori lo ripetono ormai da mesi:
– Innanzitutto bisognerebbe avviare un tavolo di confronto con tutte le forze sociali del Paese, per concordare, per il bene di tutti, una moratoria di riduzione dei prezzi.
– È necessario poi avviare un processo di defiscalizzazione, che porti un aumento di almeno 1500 Euro l’anno per le famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati, con un reddito sotto la soglia di circa 25 mila Euro. Ma in questa delicata situazione bisogna rivolgere un’attenzione particolare e prendere i necessari provvedimenti per le famiglie che hanno contratto mutui negli ultimi anni, che sono oltre 3.500.000.
Vi sono le famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile e che hanno dovuto far fronte a continui aumenti, di oltre 200 Euro al mese, per le quali chiediamo da tempo di prevedere un nuovo meccanismo di adeguamento delle rate, non più collegato al tasso interbancario Euribor, bensì al tasso di sconto della BCE. Ma esiste un’altra questione rilevante, che riguarda da tutte quelle famiglie che, spaventate dagli incredibili aumenti raggiunti dal tasso Euribor, e quindi dalle rate dei mutui a tasso variabile, hanno scelto i mutui a tasso fisso (che, solo nel 2007, sono state oltre 400 mila). Sono queste famiglie che, ora che l’Euribor sta retrocedendo, si troveranno a corrispondere le rate più “salate”, dal momento che continueranno a pagare tassi intorno al 6%, contro i nuovi interessi per i mutui che, con la discesa del tasso di sconto al 2%, che noi auspichiamo avvenga rapidamente, si attesteranno al 3,50 – 4,50 %, determinando così un rendita indebitamente percepita da parte delle banche, per ogni mutuo contratto, in media di 102 Euro al mese. E in un momento come questo, sinceramente, non ci sembra proprio il caso di regalare nulla, specialmente alle banche! È quindi indispensabile che il Governo e le istituzioni finanziarie studino e avviino rapidamente tutte le misure necessarie ad evitare che ciò avvenga, anche attraverso strumenti normativi.
Federconsumatori: banche prima hanno speculato sui mutui a tasso variabile ora a tasso fisso
di 28 Novembre 2008Commenta