BASTA CON LA SOTTOVALUTAZIONE DELLA CRISI ECONOMICA E FINANZIARIA, SIA A LIVELLO INTERNAZIONALE CHE NAZIONALE, DOVE È ANCORA PIÙ GRAVE. Per Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti il tempo delle chiacchiere è terminato. È ormai diventata improcrastinabile una manovre che avvii un rilancio della nostra economia, nella quale, la convergenza di tasso di inflazione da un lato e la crisi finanziaria dall’altro, hanno ridotto il potere di acquisto delle famiglie italiane a livelli infimi. A ciò si aggiungono le gravi ripercussioni sull’intero sistema industriale causate della caduta verticale dei consumi, non solo per quanto riguarda l’aspetto quantitativo, ma anche per quanto riguarda quello qualitativo. Bisogna quindi intervenire in maniera decisa e determinata, mettendo in atto una terapia d’urto, sia sul lato dell’offerta che della domanda di mercato, quali prime risposte per un’inversione di tendenza dell’attuale fase recessiva.
Sul versante dell’offerta è necessario, da un lato che la BCE abbassi il tasso di sconto per il 2009 al 2%, attraverso una immediata riduzione, in questi giorni, almeno al 3%, dall’attuale 3,75%. Ciò porterà sollievo sia ai prestiti alle imprese che alle 3 milioni e 200 mila famiglie che hanno visto aumentare di 220 € al mese la rata del loro mutuo a tasso variabile.
Inoltre, è urgente costituire nel nostro Paese fondi funzionali a destinare risorse alle piccole e medie imprese. Sul versante della domanda, invece, tre sono le questioni da affrontare e risolvere; Un accordo concertato per una moratoria sui prezzi dei beni di largo consumo.
Una riduzione del carico fiscale sui prodotti energetici, attraverso la diminuzione delle accisa sui carburanti e l’equiparazione dell’IVA al 10% sul gas. Una manovra di defiscalizzazione per almeno 1200 € annui a favore delle famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati.
Federconsumatori: terapia d’urto per ridare fiato al mercato
di 23 Ottobre 2008Commenta