Le conclusioni del Consiglio dei Ministri

di Redazione Commenta

Silvio Berlusconi si è detto soddisfatto per le conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles. E’ stato “un buon Consiglio” e abbiamo fatto “un buon lavoro” ha commentato al termine del summit. In particolare, ha funzionato il feeling con il presidente francese e presidente di turno dell’Ue: “Con Sarkozy lavoriamo benissimo insieme e questa è una cosa stupenda”, ha spiegato Berlusconi. Il Consiglio europeo ha ribadito l’invito alla Bei per sostenere “la realizzazione delle infrastrutture, la copertura e le garanzie anche per la gestione dei crediti forniti dalle banche per i progetti di singole imprese”. A sottolinearlo è stato il presidente del Consiglio commentando la strategia Ue per affrontare la crisi finanziaria. Il premier, affiancato dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, ha dunque ricordato che la linea di credito della Bei per le pmi ammonta a circa 30-40 miliardi, di cui il 15-20% per le aziende italiane.

Quando gli Stati Uniti d’America – ha dichiarato Berlusconi – fanno investimenti così massicci per aiutare le loro tre grandi industrie automobilistiche, beh, anche da parte nostra non c’è da scandalizzarsi laddove se fosse necessario gli Stati possono pensare di dare un supporto, non so di quale natura, alle loro industrie automobilistiche. Il Consiglio europeo non ha discusso di eventuali nuove norme per fronteggiare le scalate ostili verso imprese europee. Resta, al momento, solo l’impegno dell’Italia a modificare la normativa per aiutare le aziende sotto attacco di opa non amichevoli. Ha proseguito il Presidente del Consiglio aggiungendo che comunque “l’Unione ha tra gli obiettivi quello di aiutare le imprese europee”.
“L’Italia ribadisce tutto il suo impegno a modificare questa normativa -ha spiegato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, anch’esso presente alla conferenza stampa del presidente del Consiglio. In Europa questa materia è al momento oggetto di discussioni e di seminari”.
Silvio Berlusconi ha poi rilanciato l’idea di un organismo planetario in grado di seguire la governance dell’economia mondiale. Il premier garantisce che quando scatterà l’anno di presidenza italiana del G8 il nostro Paese lavorerà con l’obiettivo dell’allargamento immediato: “il ‘super G’ deve partire da subito, il G8 deve essere allargato a 14 paesi”.
Parlando, infine, degli obiettivi del governo Berlusconi ha dichiarato “noi stiamo facendo un’opera importante, di sostegno alle famiglie, e ove e quando il bilancio lo permetterà l’obiettivo resta la riduzione delle tasse”.

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