LA BCE ED IL GOVERNO NON POSSONO PIU’ RIMANERE IMPASSIBILI, BISOGNA TAGLIARE IL TASSO DI SCONTO E BLOCCARE IMMEDIATAMENTE I PIGNORAMENTI E LE ESECUZIONI.
Nuovo record del tasso interbancario, che continua la sua inarrestabile corsa, raggiungendo quota 5.38. Di fronte a ciò, nonostante le nostre ripetute richieste, la BCE rimane impassibile, ostinandosi a non abbassare il tasso di sconto, almeno di un punto percentuale.
“Quello da noi richiesto è un provvedimento indispensabile, – spiegano i Presidenti di Adusbef e Federconsumatori – che risolleverebbe le condizioni gravissime in cui versano 3 milioni e 200 mila famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile”.
Dal 2005 ad oggi, infatti, gli aumenti delle rate hanno raggiunto 220 € mensili, pari a circa 2640 € annui. Solo in questo ultimo anno, alla luce del rialzo del tasso interbancario, la rata è aumentata di 506 € l’anno, causando pesanti ricadute sul potere di acquisto di tali famiglie.
Il taglio dei tassi, però, non porterebbe sollievo solo alle famiglie indebitate dal credito al consumo e dai mutui, ma all’intero al sistema economico e produttivo.
Stiamo attraversando un fase straordinaria. Sappiamo per certo che 1 milione di famiglie stenta a pagare le rate dei mutui e che si stanno effettuando migliaia di pignoramenti.
Quello che ribadiamo è la necessità di:
– un urgente intervento che blocchi definitivamente i pignoramenti e le esecuzioni sugli immobili;
– un abbattimento del tasso di sconto da parte delle BCE;
– la definizione di sanzioni sul sistema bancario, qualora non operasse in maniera regolare la rinegoziazione dei mutui, a partire dall’aspetto fondamentale della portabilità;
– la costituzione, da parte del Governo, di un fondo ad hoc per risarcire i risparmiatori danneggiati dai recenti crack finanziari.
Crisi mutui: 3 milioni e 200 mila famiglie stremate dai continui aumenti delle rate del mutuo
di 7 Ottobre 2008Commenta