Undici i progetti su una superficie del Comune di 310.600 metri quadri. Saranno realizzati 3.380 nuovi alloggi. “Una grande scommessa” così come l’ha definita l’assessore allo Sviluppo del Territorio Carlo Masseroli, “per restituire alla città, entro sette anni, un vero mercato dell’affitto”. Parte così, grazie a due bandi pubblici – presentati stamane all’Urban Center di Galleria Vittorio Emanuele – un nuovo corso per dare la casa a chi non la possiede. Saranno 11, infatti, le aree di Milano di proprietà del Comune, interessate a programmi di housing sociale e che vedono Palazzo Marino farsi promotore di progetti per realizzare nuovi insediamenti residenziali. “Mai più ghetti, quartieri dedicati all’edilizia popolare ma nuove soluzioni urbanistiche e sociali, con un mix abitativo tra locazione e case di proprietà, spazi commerciali e, soprattutto servizi”, commenta l’assessore Masseroli che sottolinea anche la “polverizzazione” degli interventi “il più possibile distribuiti su tutto il territorio urbano per favorire l’integrazione e la crescita qualitativa dei nuovi insediamenti”. Una scommessa lanciata dal “pubblico”, come nota Masseroli, ma che è rivolta al “privato” e ai Fondi etici. “Le aree del Comune vengono messe a disposizione a livello gratuito: sono superati i tempi in cui l’amministrazione cittadina si prendeva in carico la proprietà e la gestione. Noi, ora facilitiamo i privati in questo e ne garantiamo la redditività. Stiamo parlando di margini di guadagno contenuti, il 5-6 % ma utili certi per gli investitori con il pubblico, il Comune e la Regione che sostengono la parte “sociale” con mutui agevolati o buoni per la locazione”.
Un cambio di prospettiva a tutto campo e con gli 11 aree al centro di analisi condotte dal Politecnico di Milano per bandi ristretti ma molto dettagliati. I tempi annunciati dicono un inizio lavori previsto per il prossimo settembre e una consegna a 3 anni da oggi.
Attraverso i due bandi pubblici saranno edificati 3.380 nuovi alloggi da destinare a persone che non sono in grado di sostenere i canoni e i prezzi del libero mercato, come le famiglie numerose o quelle con portatori di handicap, giovani coppie, o persone con esigenze abitative temporanee, per esempio studenti. In totale sarà interessata una superficie di oltre 310mila metri quadri e i nuovi appartamenti avranno un dimensione media di 70 metri quadri.
Le abitazioni saranno sia affittate, con canone sociale, calmierato e convenzionato, sia vendute a un prezzo convenzionato fissato a un massimo di 1.800 euro al metro quadro.
Sulle dimensioni dei songoli alloggi l’assessore sottolinea il superamento dei “soliti parametri del passato, per i quali non poteva esistere una casa con superficie superiore ai 90 mq: un errore grossolano perché le famiglie numerose hanno bisogno di un’abitazione dignitosa e funzionale ed è per questo che abbiamo chiesto nei bandi soluzioni molto diversificate”.
Milano: housing sociale, nuove soluzioni abitative
di 31 Luglio 2008Commenta