Dopo l’istallazione di 31 milioni contatori elettronici che già consentono a Enel di monitorare i consumi dei propri clienti, si guarda al futuro. Magari al sistema di alert in costruzione a Londra che permetterà al consumatore di controllare i propri picchi energetici ed evitare gli sprechi. Il contatore elettronico dell’Enel è già entrato in 31 milioni di case, permettendo all’azienda di leggere a distanza i “comportamenti” dei clienti e incoraggiare una migliore distribuzione dei consumi nell’arco della giornata. Il contatore è un’innovazione tecnologica che offre la possibilità di ottimizzare i consumi, ma che per ora in Italia, per motivi di sicurezza, nella maggior parte dei casi è tenuto lontano dagli appartamenti. In Inghilterra stanno studiando il quadrante elettronico in casa su cui “spunta l’allerta iperconsumo”. Si tratterà, si legge nell’articolo “Ecogadget: dalla cantina al salotto per risparmiare”, pubblicato sul quotidiano La Repubblica, di uno “specchio in cui ognuno possa rimirare la propria immagine ecologica”.
L’autore dell’articolo, Antonio Cianciullo, riferisce che il governo britannico, profondamente allarmato dalla minaccia dei cambiamenti climatici, sta adottando delle misure radicali per tagliare gli sprechi energetici “fino ad arrivare, nel 2016, all’obbligo di costruire case a emissioni zero”. Intanto, il primo passo per raggiungere questo obiettivo è l’educazione dei cittadini al risparmio energetico, mettendo “davanti ai loro occhi, in diretta, le conseguenze dei vari comportamenti”. Si usa così il deterrente più efficace per spingere al risparmio, anche in termini di energia: prendere coscienza dei costi. Ecco allora che, accendendo lo scaldabagno elettrico o il condizionatore, l’utente potrà comprovare “come schizzano in alto i consumi”, e quindi la spesa. Il governo inglese vuole portare questo ecogadget, “custode elettronico del buon senso ambientalista” in 46 milioni di appartamenti, come “specchio in cui tutti possano misurare saggiamente elettricità e gas”.
Cianciullo fa un riepilogo dei tre fronti su cui si combatte “la battaglia antisperpero”, e che si ritrovano anche sul portale Enel. Nel primo, contro lo spreco elettrico, si parte dalla sostituzione delle vecchie lampadine tradizionali con quelle fluorescenti compatte. Occorre poi dotarsi dell’apposito dispositivo per spegnere gli stand by dei vari apparecchi in cui la luce resta inutilmente accesa. Dopodiché, si passa al capitolo elettrodomestici, per i quali vige la regola “l’efficienza paga: quelli di classe A+ e A++ permettono di abbattere drasticamente i consumi, compensando in pochi anni l’extra costo di acquisto”.
Gli altri due fronti sono il risparmio idrico e la battaglia per la temperatura ideale. I consigli per la prima voce riguardano lo sciacquone con il doppio pulsante per regolare lo scarico e il riduttore di flusso per i rubinetti, quelli per la seconda, il tetto isolato e il termosifone con una valvola termostatica che permette di conteggiare solo l’energia utilizzata.
L’obiettivo è trovare la possibilità concreta di “diminuire i consumi senza mortificare la qualità della vita”. Una possibilità che è sempre più garantita da “un mercato in cui la variabile efficienza comincia finalmente ad acquistare peso”.