In base ai dati raccolti nei primi 6 mesi del 2008 (dal 1/1/08 al 30/06/08) dal Centro Studi Toscano, divisione specializzata in analisi ed indagini di mercato, il mercato immobiliare conferma la sua fase di rallentamento, della quale si erano registrate le prime avvisaglie nell’ultimo trimestre del 2007. Il numero complessivo delle compravendite effettuate evidenzia un decremento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sotto il profilo delle quotazioni, il mercato residenziale registra un calo dei prezzi sia nei centri cittadini sia nelle zone semicentrali e periferiche, più accentuata in queste ultime. Nel contempo si assiste ad una sostanziale stabilità dei tempi medi di vendita (poco più di 6 mesi rispetto ai 6 mesi dell’ultimo trimestre dell’anno precedente), che consolida la fase di inversione di tendenza del mercato immobiliare italiano. Il numero delle compravendite del comparto residenziale evidenzia un segno negativo (-16%) a livello nazionale, che peggiora ulteriormente ( – 25%) se consideriamo i capoluoghi di regione italiani rispetto al primo semestre del 2007. I tempi di vendita sono rimasti sostanzialmente stabili nel corso del 2008, arrestando quindi la crescita che avevano subito nel 2007: da poco più di 4 mesi a gennaio 2007, ai 6 nel corso dei successivi mesi.
Al fine di evitare lo stallo, nei primi mesi del 2008 è stata favorita una politica di prezzo volta a rendere maggiormente fluido il mercato e favorire l’incontro tra domanda e offerta. Quest’ultima ha prodotto uno sconto medio in sede di compravendita pari al 13,5% del valore richiesto, producendo un lieve beneficio in termini di quantità vendute rispetto all’ultimo semestre del 2007 (+ 4%). Ecco quindi che le quotazioni immobiliari in questo primo semestre 2008 hanno subito variazioni verso il basso: più contenuto nelle zone centrali delle principali città italiane, le quali registrano inoltre minori tempi di vendita rispetto alle zone semicentrali e periferiche. In queste ultime si rileva un progressivo calo delle quotazioni, correlato a tempi medi di vendita più elevati. Ciò è vero soprattutto per Milano e Roma, le cui zone centrali hanno tempi di vendita ben al di sotto della media (rispettivamente, 5,2 mesi per Milano e 4,2 per la capitale). Il trend di cui sopra è comune alle città di Bologna, Cagliari, Genova, Palermo, Torino e Verona.
La variabile strategica essenziale in questa fase del mercato è costituita dai tempi medi di vendita, che auspichiamo possano tornare ai livelli di inizio 2007 (4 mesi di attesa). A questo fine, riteniamo che sia indispensabile agire sulle quotazioni immobiliari, favorendo uno sconto ulteriore rispetto all’attuale. Riteniamo infatti che, data la cresciuta offerta di immobili sul mercato, l’acquirente abbia oggi un potere negoziale più accentuato rispetto al passato, anche recente.
“Prevedevamo un’inversione di marcia nel mercato immobiliare italiano, ma non repentina come quella degli ultimi mesi – afferma il dott. Ilario Toscano, presidente del Gruppo Toscano Spa. Due sono i fattori che hanno contribuito ad accelerarne il peggioramento: da un lato il peggior accesso al credito da parte del sistema bancario e, dall’altra, l’aumento dei tassi di interesse. Ciò ha prodotto una contrazione nell’erogazione dei mutui, con evidenti ripercussioni nel mercato immobiliare. Ci auguriamo che in tempi brevi le aspettative negative, che hanno preso il sopravvento nel mercato, possano progressivamente lasciare il passo a quelle positive. Quest’ultima infatti è condizione necessaria per il superamento della crisi. ”
Gruppo Toscano: “Per agevolare il mercato è necessario diminuire i tempi medi di vendita”
di 21 Luglio 2008Commenta