Nuovo record per i tassi sui mutui che a giugno salgono al 5,85%, toccando così i livelli massimi dall’agosto del 2002. E’ quanto si legge nel consueto rapporto mensile dell’Abi, che ricorda come i tassi di interesse sui mutui erano già saliti al 5,75% nel mese di maggio. Livelli record anche per i tassi di interesse sui prestiti complessivi, che a giugno sono saliti al 6,3%, contro il 6,23% fatto segnare nel maggio scorso. In entrambi i casi, ha spiegato l’Abi, si tratta comunque di tassi di interesse nominali, che, se depurati dall’inflazione, mostrano un miglioramento rispetto alla situazione del 2002. Al netto dell’inflazione, a giugno pari al 3,8%, il tasso reale sarebbe circa del 2%, contro il 3% del 2002. La percentuale dei mutui a tasso variabile si è dimezzata: a differenza di cinque anni fa la richiesta guarda ora al tasso fisso, che raccoglie il 60% delle nuove polizze. L’Abi evidenzia come stia variando la composizione della domanda di mutui, con sempre più persone che scelgono il tasso fisso rispetto a quello variabile. L’incidenza dei nuovi mutui a tasso variabile sul totale – si legge nel rapporto dell’Abi – è passata dal 68% del 2003 a poco meno del 30% nei primi cinque mesi del 2008. Allo stesso tempo la quota dei finanziamenti a tasso fisso è aumentata dal 22,1% del 2003 al 60,6% dei primi cinque mesi del 2008, “avvicinando la composizione tra finanziamenti a tasso fisso e variabile a quella che si registra in altri paesi dell’area euro, quali la Germania, l’Olanda e il Belgio”. Il variabile resiste invece in Spagna, Portogallo e Irlanda.
– Pirellire