Sostegno economico alle persone che vivono in grave condizione di povertà, iniziative a favore delle famiglie con almeno quattro figli ed un reddito insufficiente, rifinanziamento del programma regionale “Né di fame né di freddo” a favore di senzatetto e clochard. Proseguendo le azioni di contrasto alle povertà estreme, la Giunta regionale ha stanziato oggi quasi 23 milioni di euro “per il sostegno economico di persone e famiglie prive di reddito, in condizioni di accertata povertà e per l’abbattimento dei costi abitativi e dei servizi essenziali”. “Si tratta – ha detto l’assessore Dirindin – di sostenere le persone in difficoltà duratura o transitoria, con progetti personalizzati di aiuto e monitoraggio delle azioni poste in essere attraverso la collaborazione con i Comuni. Lo scorso anno, con 5 milioni e mezzo, abbiamo potuto erogare mensilmente fino a 250 euro a persona. Quest’anno lo stanziamento è stato quadruplicato e la somma mensile erogabile è di 350 euro a persona. Un incremento notevole per un Programma che – nel resto d’Italia – solo Emilia, Friuli, Basilicata e Campania hanno adottato”. Gli interventi sono finalizzati prioritariamente ad un aiuto nel pagamento di servizi essenziali (canone di locazione, energia elettrica, gas, acqua, rifiuti solidi urbani): a disposizione ci sono 15.000.000 euro da ripartire tra i Comuni della Sardegna (per il 10% in parti uguali e per il 90% in relazione alla popolazione). Sono previste poi iniziative a favore di famiglie numerose (minimo 4 figli), che abbiano un reddito insufficiente a coprire le esigenze essenziali: anche in questo caso, pur non trovandosi in condizione di povertà estreme, ci sarà un sostegno per l’abbattimento dei costi abitativi e dei servizi (canone di locazione, bollette ecc. ecc.) ma anche il pagamento di servizi come l’asilo nido, baby sitter, la frequenza di attività sportive o la partecipazione ad iniziative culturali, di studio o attività extrascolastiche. Per questa tipologia di intervento sono stati stanziati quasi 6 milioni di euro.
La terza linea di intervento riguarda persone, gruppi di persone e famiglie prive di cibo, abitazione, vestiario e in condizioni di preoccupante isolamento relazionale (per esempio senzatetto, clochard). A loro è rivolto il programma “Né di freddo né di fame”, rifinanziato con 2 milioni di euro. Per l’assessore Dirindin “è necessario che il contrasto delle povertà diventi un tema centrale nella programmazione locale, per questo proponiamo che ogni Piano Locale Unitario dei Servizi (PLUS) comprenda uno specifico Piano degli interventi di contrasto della povertà. nel quale saranno indicate le tipologie e l’entità finanziaria degli interventi di assistenza economica e di prima accoglienza, erogati dai Comuni singoli e dai Comuni associati, i progetti personalizzati di aiuto, le priorità nonché i criteri adottati per l’erogazione degli interventi”.
– regione autonoma della sardegna