Dalle osservazioni sulle città costruite, quale spazio esistenziale ove condurre l’indagine sulla qualità del vivere come condizione di ben-essere dell’uomo, è necessario pervenire allo studio delle modalità della formazione di una cultura tesa al recupero della dimensione qualitativa della vita. Emerge così con evidenza come la ricerca della qualità dell’architettura della città, nozione che coniuga quelle di urbs e di civitas, sia la strada attraverso la quale riconsegnare l’esistenza dell’uomo a una reale qualità della vita.
Percorsi, speranza, partecipazione definiscono pertanto l’alveo in cui si dipanano i contributi dei relatori di questa giornata. Percorsi, in particolare, che tendono a fondersi nella pluridisciplinarietà, di approcci caratterizzati, tuttavia, da una comune fiducia riposta sulle scienze umane anziché sulle promesse messianiche della tecnologia.
Speranza e partecipazione, infine, si coniugano rendendo possibili interventi fondati su
modalità di concertazione e di negoziazione sempre volti a considerare l’uomo come
attore e fine di ogni azione. Muovendo da prospettive differenti, amalgamate da questo comune sentire, ci si propone in questa giornata di discutere l’adozione di strumenti operativi incentrati sulla competenza del polis-maker, inedito gestore della trasformazione della città e del territorio,
vera e propria cerniera tra la funzione decisionale del politico, la dimensione amministrativa e il cittadino, quest’ultimo portatore di esigenze materiali e immateriali che non possono più a lungo rimanere insoddisfatte.
Collocandosi Como e il suo lago per la qualità ambientale e paesaggistica tra i siti turistici
più apprezzati a livello internazionale, particolare attenzione in quest’occasione sarà
attribuita al contributo che il livello di qualità del vivere, intesa quale ben-essere in termini
di spazio esistenziale, apporta alla valorizzazione degli ambiti urbani. Nella prospettiva dell’EXPO 2015 può altresì intravedersi la nascita di un osservatorio sul mercato immobiliare caratterizzato da una lettura pluridisciplinare tesa a cogliere anticipatamente le modificazioni della domanda e dell’offerta.
Nell’ambito del 23° Congresso mondiale degli architetti di Torino il Centro Studi Polis-Maker, Polo regionale di Como del Politecnico di Milano presieduto dal prof. Angelo Caruso di Spaccaforno, ha organizzato una Giornata di studio sul tema “Città costruita e Qualità del vivere.
Percorsi, speranze, partecipazione”. Alla Giornata interviene il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici che centra la sua relazione sul valore della cultura per imporre una città, una regione, a livello internazionale: “Con Expo 2015 – afferma – si propone a Milano e alla Lombardia un’ occasione irrepetibile: giungere, attraverso una efficace politica culturale, ad affermare l¹immagine nel mondo delle nostre città e della regione. Non è solo un problema di landmark (legato al passato od al futuro che sia, ovvero legato alla finalità ecologica che Milano si è proposta con l¹Expo). Ma è soprattutto un problema di affermazione della cultura stessa dei nostri luoghi. “Infatti – conclude Colombo Clerici – la qualità della vita nelle città è strettamente correlata ad una visione sociologica della conurbazione. I termini sono:
comunità, che implica i concetti di sussidiarietà, di solidarietà, di sicurezza.
ambiente, che contiene l’aspetto dell’ecologia, della salute, dell’equilibrio socio-territoriale e struttural-territoriale; -cultura, che richiama l’appeal, le opportunità in termini di conoscenza, di lavoro, di socializzazione. “Dall’insieme di queste componenti scaturiscono la qualità dell’offerta di vita e la competitività complessiva della città e del territorio”.
Assoedilizia: architettura e qualità del vivere
di 3 Luglio 2008Commenta