Caduta verticale di “consumo turistico” si risponde con maggiore reddito alle famiglie, prezzi piu bassi e maggiore qualità

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Se il “consumo di turismo” diminuisce nel nostro Paese, sia da parte delle domanda interna, sia da parte di quella che proviene dall’estero, qualche motivo ci sarà. Per quanto riguarda la domanda interna, quest’anno, una percentuale inferiore al 50% godrà di questo consumo, si assiste inoltre ad una diminuzione complessiva delle giornate da trascorrere in vacanza ed alla progressiva affermazione della nuova modalità del “mordi e fuggi”. Ciò è chiaramente dovuto, non solo ad una diminuita capacità di spesa delle famiglie, ma, ovviamente, anche ad un aumento generalizzato dei prezzi di tutti i servizi turistici, dal costo dell’albergo a quello delle case in affitto, ai vari servizi balneari e, non ultimo, alle spese connaturate nelle stesse vacanze. In alcuni casi, come quello dei sevizi balneari, i prezzi sono pressoché raddoppiati e, secondo i nostri osservatori, una famiglia di 4 persone, per una settimana, dovrà spendere 3000 € per una vacanza.

Tutto ciò ha naturalmente anche una ricaduta negativa sulla domanda esterna, che intercetta ed intercetterà sempre di meno l’offerta italiana, facendoci scivolare a livelli sempre più bassi nella graduatoria dell’accoglienza turistica. Ormai, non solo sono più competitivi alcuni paesi che si affacciano sul Mediterraneo, come ad esempio Croazia o Tunisia, ma lo sono diventati anche la Spagna la “tradizionalmente costosa” Francia. “Ecco allora che si tratta – sostiene Rosario Trafiletti – da una lato di aumentare la capacità di acquisto delle famiglie, come da noi sempre richiesto, dall’altro lato di diminuire costi e prezzi, aumentando e migliorando l’equilibrio prezzo-qualità delle nostre offerte.
Inoltre, fondamentale è una politica di promozione a livello internazionale, non più basata su una eccessiva segmentazione dell’offerta, ma attraverso la costruzione di promozioni più strutturate e diversificate, comprensiva di svago, arte e cultura.

www.fedrconsumatori.it

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