Lo stesso bicchiere – si sa – può essere visto mezzo pieno o mezzo vuoto. Per Abi (la Confindustria delle banche) e Assofin (l’associazione italiana del credito al consumo e immobiliare) il bicchiere degli italiani è mezzo pieno. Il tasso di indebitamento delle famiglie resta, infatti, il più basso tra i principali Stati dell’Unione europea. Gli italiani pianificano con attenzione i loro comportamenti di spesa avendo ben chiara l’incerta congiuntura internazionale. I dato che emergono dal convegno “Credito alle famiglie 2008”, organizzato oggi a Roma da Abi e Assofin, mostrano che nel corso del 2007 la crescita dell’indebitamento è rallentata registrando un aumento dell’8,7%, in calo rispetto al 10,4% del 2006, al 13,8% del 2005 e al 15,4% del 2004.
Il direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, all’apertura del convegno ha assicurato che “non c’è all’orizzonte il rischio di una stretta al credito”. I pessimisti fanno, invece, notare che lo stop all’indebitamento può essere legato alla generale “crisi di fiducia” nella situazione economica dei consumatori italiani. Il famoso “miracolo economico” degli anni ’60, infatti, fu possibile proprio grazie alle rate.
Fonte: Portale Consumatore