La Sala Rossa ha approvato oggi il testo dell’atto costitutivo dell’A.t.s. (Associazione temporanea di scopo) chiamata Progetto ABIT-AZIONI e la relativa convenzione utile per il finanziamento di 750mila euro dal Ministero della Solidarietà Sociale. E’ un passo in avanti per far crescere la coesione sociale. Il progetto prevede la presa in carico, da parte della Città, di cinquanta famiglie in condizioni precarie (comunità Rom, Sinti e Camminanti, segnalate dall’ufficio Stranieri e nomadi del Comune) che, attraverso un percorso di accompagnamento sociale, potranno usufruire di alloggi da affittare sul mercato privato della locazione. Il provvedimento prevede garanzie per i proprietari delle abitazioni, in caso di insolvenze. Come previsto dal decreto ministeriale, l’iniziativa sarà gestita dal Comune di Torino con due cooperative (la Sociale stranidea e l’Animazione valdocco) e con l’Associazione italiana zingari oggi.
Nei prossimi giorni è prevista la sottoscrizione dell’atto costitutivo dell’Associazione temporanea di scopo. Nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti, contro il provvedimento, Mario Carossa (Lega Nord), Roberto Ravello (AN), che hanno presentato oltre 1800 emendamenti e Andrea Tronzano (Forza Italia). A favore sono intervenuti Andrea Giorgis (PD), Domenico Gallo (Comunisti Italiani), Ennio Galasso (IdV), Monica Cerutti (Sinistra Democratica), Carlo Zanolini (Ambiente e Italia) e Luca Cassano (Rifondazione Comunista). Nelle conclusioni il sindaco nel sottolineare come occorra una linea dura per chi minaccia la sicurezza e una mano tesa per chi vuole integrarsi, ha annunciato che la giunta, nella riunione di domani (martedì), proporrà analoghi provvedimenti per i rifugiati e i richiedenti asilo politico.
Torino: per cinquanta famiglie “deboli” nasce il progetto “Abit-Azioni”
di 28 Maggio 2008Commenta