Con la Deliberazione del Consiglio comunale n.25 del 22 aprile scorso sono stati modificati i Regolamenti del Servizio locazioni e del Fondo comunale sfrattati, tenuto conto delle proposte presentate dall’Ufficio Casa del Comune e delle osservazioni delle associazioni di categoria dei proprietari e degli inquilini. Per quanto concerne il Regolamento del Servizio locazioni, lo scopo delle innovazioni introdotte dall’Amministrazione in seguito all’emergere del fenomeno delle nuove povertà e alle sempre più diffuse condizioni di instabilità economica delle famiglie, è quello di far accedere alla locazione incentivata un maggior numero di nuclei familiari, con particolare attenzione a quelli in condizioni economiche più sfavorevoli, nonché quelli sottoposti a sfratto per morosità (la maggior parte) o per finita locazione.
L’art.1 del Regolamento modificato prevede ora che il potenziale inquilino per accedere alla Locazione incentivata debba, in alternativa alla fattispecie di sfratto per finita locazione, “trovarsi: in situazione di sfratto per morosità cagionata da condizioni economiche precarie e/o da altre gravi motivazioni debitamente documentate, e dichiarate dal competente Servizio Sociale pubblico”; nonché “essere titolare di un contratto di locazione in scadenza e aver ricevuto l’intimazione di sfratto per finita locazione e contestuale citazione per la convalida”; aver stipulato un contratto di locazione in un periodo precedente, non superiore a sessanta giorni, dalla data della presentazione della domanda per l’accesso alla locazione incentivata”; “avere un reddito che rientri nei parametri reddituali stabiliti dalla legge regionale n. 39/95 per la permanenza negli alloggi di E.r.p. (fino alla fascia D compresa), aggiornati annualmente dalla Regione Valle d’Aosta con propri atti”.
Inoltre il nuova testo del Regolamento, per rendere più appetibile il servizio per il proprietario di appartamenti, aumenta l’incentivo una tantum portandolo a 1.000 euro (prima erano 500)per un contratto non superiore a 600 euro mensili, e a 2.000 euro se il contratto stipulato è del tipo convenzionato. L’ultima novità concerne il Servizio di “Locazione assistita” che viene abolito in quanto dalla sua istituzione non si è manifestata un’offerta abitativa significativa da parte dei proprietari di seconde case, e perché la Legge regionale n. 28/2007 prevede che le soluzioni abitative finalizzate a fronteggiare situazioni di emergenza abitativa devono essere ricercate dai Comuni, tra l’altro, anche attraverso “la stipula da parte dell’Arer, per conto del Comune, di un contratto di locazione di un alloggio di proprietà privata, di categoria catastale compresa fra la A2 e la A4, con un proprietario privato, da subaffittare ad un nucleo in situazione di disagio abitativo”, con ciò prevedendo una fattispecie del tutto analoga a quella del servizio della locazione assistita.
Per quanto riguarda il Regolamento del Fondo comunale sfrattati, poi, viene eliminata la norma che prevedeva che in caso di erogazione del contributo una tantum previsto per l’ammissione alla locazione incentivata, la somma totale da erogare al soggetto dovesse essere decurtata mensilmente della quota del contributo una tantum (importo una-tantum/24). La decisione è stata presa in quanto con la revisione dei requisiti per l’accesso alla locazione incentivata, non vi sono più le disparità di trattamento che potevano insorgere in precedenza con l’esclusione dalla locazione incentivata dei nuclei colpiti da sfratto per morosità ed in possesso di redditi inferiori al 50% del limite per l’accesso all’E.r.p.