In forte miglioramento la qualità del servizio, Italia ai primi posti in Europa. Interruzioni di energia ridotte di circa il 70% negli ultimi otto anni, con benefici per le famiglie e la competitività delle aziende. Nel 2007, infatti, la durata complessiva delle interruzioni di energia elettrica, è ulteriormente diminuita, scendendo a 58 minuti per cliente, con un miglioramento di circa due ore rispetto al 1999 (ultimo anno senza la regolazione incentivante dell’Autorità). Il nostro paese si colloca così ai primi posti per la qualità del servizio in Europa: nel 2006, in Francia si registravano 81 minuti persi per cliente e in Gran Bretagna 89 minuti persi per cliente. E’ quanto emerge dai dati sulla continuità del servizio elettrico riferiti al 2007. Considerando i disservizi sulle reti di distribuzione e di trasmissione, i progressi rilevati in quest’arco di tempo, confermano l’efficacia a favore dei consumatori del sistema di incentivi e penalità, introdotto e sviluppato dall’Autorità, per ridurre i disservizi e migliorare la qualità.
In diminuzione anche il numero delle interruzioni: quelle cosiddette “lunghe”, cioè superiori a 3 minuti e quindi più fastidiose per le famiglie, sono state in media 2,27 all’anno per cliente con un miglioramento del 40% in otto anni. Entrambi i dati, sono al netto degli “incidenti rilevanti” e degli interventi dei sistemi di difesa, cioè delle procedure automatiche che scattano in caso di rischio di black out. Si riduce la differenza fra Nord e Sud Nel 2007, come negli anni precedenti, la riduzione dei minuti persi per cliente deriva dai miglioramenti realizzati sulle reti di distribuzione: 48 minuti nel 2007 rispetto ai 50 minuti nel 2006 (-4%). Il miglioramento è dovuto al sistema di incentivi e penalità che l’Autorità ha applicato ai distributori di energia elettrica nei primi due periodi di regolazione (2000-03 e 2004-07) e ha permesso di ridurre sensibilmente i differenziali di continuità del servizio elettrico tra Nord e Sud, con beneficio non solo per le famiglie ma anche per la competitività dei settori produttivi.
Per il quadriennio 2008-11, l’Autorità ha ulteriormente rafforzato il sistema di incentivi e penalità (delibera n. 333/07), attraverso un procedimento adottato seguendo la metodologia di Analisi di impatto della regolazione (AIR). Dal 2008, le imprese distributrici italiane sono soggette a incentivi e penalità riferiti non solo alla durata delle interruzioni, ma anche, per la prima volta in Europa, al miglioramento del numero delle interruzioni lunghe e brevi, cioè tutte quelle di durata superiori a 1 secondo. L’intervento è stato valutato con un’analisi costi/benefici che assicura che gli incentivi erogati siano ampiamente ricompensati dai benefici economici per le imprese (migliore competitività) e le famiglie (minori disagi).
Se si considerano anche gli effetti sulla continuità dovuti all’intervento dei “sistemi di difesa” che agiscono automaticamente o manualmente in caso di inadeguatezza della generazione, il miglioramento in otto anni si riduce al 64%; questo è dovuto ad alcuni “incidenti rilevanti” occorsi nel 2007 sulla rete di trasmissione nazionale (in particolare, l’evento di fine giugno 2007 in Sicilia dovuto alla combinazione di guasti contemporanei e di apertura di linee ad alta tensione per fronteggiare gli incendi nell’isola). A fronte di questi problemi, l’Autorità ha introdotto un sistema di regolazione incentivante anche per la rete di trasmissione (delibera n. 341/07 per il periodo di regolazione 2008 – 2011) che permetterà di avvicinare ulteriormente i livelli di qualità tra Centro-Nord e Sud Italia; proprio nel 2007, infatti, alcune aree meridionali sono state afflitte da disservizi particolarmente estesi sulla rete di trasmissione. La tabella 3 mostra i valori di continuità del servizio relativi a disservizi sulle reti di distribuzione e trasmissione (esclusi gli interventi sui sistemi di difesa e “incidenti rilevanti” sulla RTN) nel 2006 e 2007 a livello regionale. L’Autorità sta collaborando alla realizzazione del 4° rapporto europeo di benchmarking della qualità del servizio elettrico, nell’ambito del CEER (Council of European Energy Regulators) che sarà pubblicato entro la fine del 2008 e conterrà confronti tra i principali paesi europei. Secondo gli ultimi dati disponibili, la durata di interruzione in Italia è attualmente ai primi posti nella classifica europea (Francia, 2006: 81 minuti persi per cliente; Gran Bretagna. 2006: 89 minuti persi per cliente).
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