Il Sicet ha presentato l’appello e le proposte in materia abitativa del suo sindacato inviato ai candidati premier di tutti i partiti per le elezioni politiche. In Italia l’emergenza abitativa interessa oltre 2 milioni e mezzo di famiglie e il 63% di chi vive in affitto è a rischio povertà con redditi incompatibili con gli affitti di mercato. Negli ultimi anni, secondo i dati Nomisma e Banca d’Italia, l’affitto medio annuo è passato da 1.526 a 3.905 euro, un incremento del 156% più sensibile al Nord che al Sud. La scarsa attenzione al tema è dovuta ad una situazione nazionale prevalentemente caratterizzata da famiglie proprietarie dell’abitazione ma, nella stragrande maggioranza dei casi, sono in affitto famiglie con basse o bassissime condizioni economiche. Tra le proposte, particolare attenzione viene data alla questione degli sfratti: in Italia, secondo i dati del Ministero dell’Interno, ci sono state oltre 100 mila richieste di sfratto solo nel 2007, sono 45 mila i provvedimenti convalidati, mentre sono circa 23 mila gli sfratti eseguiti nell’ultimo anno; nell’80% dei casi è la morosità la causa principale.
Per i mutui non si spegne la volgia di mutuo degli Italiani! Il tasso minimo sul rifinanziamento principale resta al 4,00%, livello che la Bce mantiene dal giugno dello scorso anno, quando venne decisa una stretta da 0,25 punti percentuali. Vengono in questo modo rispettate le attese di analisti e mercati: il board della Banca Centrale Europea ha confermato i tassi di rifinanziamento della zona euro. La crisi del mercato immobiliare e lo scoppio della bolla subprime frena ma non spegne la voglia di mutuo degli italiani. In totale, segnala il Bollettino statistico della Banca d’Italia, le erogazioni a favore delle famiglie consumatrici per l’acquisto di abitazioni nel 2007 sono ammontate a 62,73 miliardi di euro, con un calo di appena lo 0,23% rispetto ai 62,87 miliardi del 2006. Peraltro, il risultato migliore si è registrato nella seconda metà dell’anno, nel pieno della turbolenza sui mercati, con un incremento del 2%. Le preoccupazioni per l’aumento dei tassi hanno invece influito negativamente sull’andamento del primo semestre. Lo stock totale dei mutui si e’ attestato a fine anno a 226,374 miliardi, con un incremento dell’8,6% rispetto ai 208,296 miliardi di fine 2006. La ripartizione territoriale attribuisce 79,957 miliardi al Nord-Ovest, 52,001 miliardi al Nord-Est, 52,282 miliardi al Centro, 27,133 miliardi al Sud e 15 miliardi alle Isole. Tra le regioni, in testa e’ la Lombardia con 54,191 miliardi, seguita dal Lazio con 28,321 miliardi. Il Taeg, ovvero il tasso comprensivo delle spese accessorie, sui prestiti per l’acquisto di abitazioni si è attestato al 5,77%, in calo rispetto al 5,86% di dicembre 2007. Ad aumentare dello 0,09%, però, è il Taeg sul credito al consumo che a febbraio si è stabilizzato al 9,63%, contro il 9,54% di gennaio e il 9,47% di dicembre. L’indebitamento complessivo delle famiglie si è portato a 468,859 miliardi, contro i 465,861 miliardi del mese prima e i 464,299 miliardi di dicembre. In realtà, è stata la curva dei tassi per le nuove operazioni di acquisto casa a spostarsi verso il basso: il tasso medio di mercato è sceso al 5,65% contro il 5,69% di gennaio e il 5,72% di dicembre. Più in generale, il tasso medio di mercato per i mutui di durata superiore ai 10 anni è sceso al 5,79% dal 5,88%, quello sui prestiti fino a 5 anni è passato al 5,49% dal 5,62%, quello per i finanziamenti tra 1 e 5 anni è calato al 5,32% dal 5,47% del precedente rilevamento, mentre quello per gli impieghi fino a un anno è salito al 5,42% dal 5,36%. Nel mese di febbraio il totale dei finanziamenti immobiliari di durata superiore ai 5 anni si è attestato sui 263,93 miliardi, contro i 261,79 miliardi di gennaio, i 261,01 miliardi di fine 2007 e i 244,97 miliardi di un anno prima, con una crescita del 7,74 nell’arco di 12 mesi.
La crisi subprime partita dagli Usa colpisce anche il mercato immobiliare italiano ma i tassi di interesse applicati sono in lieve calo. Il flusso dei mutui erogati nel primo bimestre dell’anno rimane stabile, mentre lo spread si mantiene su quota 0,8%. Sono le indicazioni del rapporto mensile dell’Abi, secondo cui nei primi due mesi 2008 i mutui erogati in Italia per l’acquisto di abitazioni sono passati da 7,04 a 6,94 miliardi di euro. Cambia radicalmente la tipologia dei mutui scelti, la quota del tasso variabile scende al 30% nel primo bimestre del 2008, contro il 60% rilevato per lo stesso periodo del 2007, facendo registrare uno spostamento verso i tassi fissi (70%).
In aumento le locazioni ma non diminuisce la voglia di mutuo
di 2 Maggio 2008Commenta