L’azienda punta sulle fonti “verdi” ed entro l’anno creerà un’apposita società, che concentrerà tutte le attività di settore, senza escludere l’ipotesi di una quotazione in Borsa. Lo ha confermato l’AD Fulvio Conti, in occasione dell’inaugurazione del rinnovato e potenziato parco eolico di Frosolone, nella Regione Molise.
Enel punta sulle fonti rinnovabili ed entro l’anno creerà un’apposita società, che concentrerà tutte le attività di settore, senza escludere l’ipotesi di una quotazione in Borsa. Lo ha confermato l’AD Fulvio Conti, in occasione dell’inaugurazione del rinnovato e potenziato parco eolico di Frosolone, aggiungendo che “il valore complessivo” della futura società “sarà di svariati miliardi”.
Nel suo intervento, Conti ha evidenziato l’atteggiamento ostruzionista delle amministrazioni locali, che ostacolano perfino la generazione verde, rendendo più difficile anche il rispetto del documento governativo sulle misure da adottare per centrare gli obiettivi tracciati dall’Unione europea.
L’AD ha sottolineato che la Regione Molise, dove sorge l’impianto inaugurato, si trova all’avanguardia per quel che riguarda sia gli impianti sia la disponibilità a ospitarli, e il Presidente della Regione, Michele Iorio, l’ha confermato, promettendo che saranno autorizzati ulteriori campi eolici e fotovoltaici terrestri.
Andrea Valcalda, Responsabile del Progetto Ambiente e Innovazione di Enel, ha affermato che “i risultati raggiunti dal progetto, lanciato nel dicembre del 2006, hanno confermato la bontà della scelta fatta dall’azienda. Tanto che Enel ha deciso di aumentare il suo impegno economico in questo settore. Un programma industriale ambizioso nel campo delle energie rinnovabili, e un forte impegno nel settore dell’innovazione tecnologica, hanno portato a risultati tangibili: “Nel campo delle rinnovabili, sono entrati in esercizio nel corso del 2007 oltre 480 MW”, ha proseguito Valcalda.
“Di questi, circa 270 MW sono stati impianti eolici, sia in Italia, dove abbiamo aggiunto oltre 10 MW con i due parchi di Montarone e Collarmele, sia all’estero, dove Enel è cresciuta per circa 260 MW, tra impianti costruiti e nuove acquisizioni”. L’impegno dell’azienda è focalizzato sullo sviluppo delle energie rinnovabili e nella ricerca di tecnologie innovative. “L’investimento stanziato – ha ricordato il Responsabile del Progetto Ambiente e Innovazione, – per il progetto nel piano industriale 2007-2011 era di oltre 4 miliardi di euro (di cui 3,3 per lo sviluppo delle rinnovabili in 5 anni), infatti è cresciuto nel piano 2008-2012 a 7,4 miliardi di euro in 5 anni, di cui 6,8 per sviluppo delle energie verdi”.
Enel è impegnata su tre filoni ‘verdi’, a partire dal solare, in cui rientra il completamento dell’impianto solare termodinamico innovativo Archimede, il cui cantiere è ormai di prossima apertura. Inoltre, è stato inaugurato, presso la sede Enel di Catania, il Laboratorio per la ricerca sul solare, un centro avanzato per lo sviluppo e la sperimentazione di soluzioni innovative per la generazione da fonte solare con sistemi fotovoltaici tra i più avanzati in Europa.
La seconda area d’intervento è la cattura e sequestro della CO2. Riguardo la combustione innovativa in ossigeno si è conclusa positivamente la prima fase sperimentale sull’ impianto di prova ed è stata avviata l’attività di sviluppo e progettazione per la realizzazione di un impianto pilota che dovrebbe entrare in esercizio nel 2012.
Per quanto riguarda il terzo punto (le Smart Grids), le cosiddette Reti intelligenti per l’integrazione della generazione distribuita vedono Enel alla guida di un progetto comunitario nell’ambito del settimo programma quadro dell’Unione europea.
In questa cornice si inserisce il piano di crescita nelle rinnovabili di Enel dai 3.112 MW di capacità installata del 2007 ai 7.382 MW nel 2012. “Un quarto della produzione Enel proviene da fonti verdi”, ha aggiunto il Direttore della Divisione Generazione ed Energy Management, Gianfilippo Mancini. “Enel in Italia è leader nel settore delle rinnovabili, potendo vantare una lunga esperienza e un’intensa attività di ricerca e sviluppo, adottando best practices ambientali e tecnologiche. Lo sviluppo eolico a livello nazionale, grazie ai suoi 20 impianti dislocati sul territorio, – ha continuato Mancini – vuole compiere una grande ‘evoluzione di potenza’ : da 315 MW attuali a 1.500 MW nel 2012”
“Crescere nelle rinnovabili significa svincolarsi dalle fonti convenzionali, – ha affermato il Direttore di GEM – essere più autonomi, posizionarsi in un mercato internazionale che da anni ha intrapreso questa strada raccogliendo ottimi risultati in questo campo. Come ad esempio la Germania, di cui un terzo della produzione energetica proviene dall’eolico.”
L’eolico, oltre a permettere di ridurre le immissioni di gas serra, può rappresentare anche un’opportunità importante di impiego per centinaia di persone, dando impulso allo sviluppo, all’imprenditoria locale con la creazione di occupazione e crescita sul territorio. “Uno sviluppo – ha continuato Mancini – che Enel non può raggiungere senza il contributo di diversi attori, in primo luogo le istituzioni, le amministrazioni locali, per la semplificazione degli iter autorizzativi e per il superamento delle moratorie in atto”.
Secondo il Direttore della Divisione Generazione ed Energy Management, i tempi sono maturi perché quella che viene definita la sindrome NYMBY possa essere lasciata alle spalle e dar vita a un dialogo non solo con le istituzioni ma anche con i cittadini. Enel ha sempre considerato cardine il rapporto con il territorio e intende proseguire su questo binario. “Obiettivo dell’azienda – ha concluso Gianfilippo Mancini – è di attuare un programma di progettazione condivisa degli impianti eolici con le associazioni ambientaliste, finalizzato a coniugare energia eolica, ambiente e natura nel modo più rispettoso per il territorio”.