Potranno continuare ad usufruire o acquistare un alloggio Ater, anche quegli assegnatari che detengono beni patrimoniali per un valore massimo di 100mila euro. Lo ha deciso una delibera approvata dalla giunta regionale che ha adeguato il limite massimo complessivo dei beni patrimoniali, concernente l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica destinata all’assistenza abitativa: dagli attuali 51.645 euro a 100mila euro.
Una decisione contenuta nella delibera dell’assessore regionale alla Casa Bruno Astorre e approvata all’unanimità e che dispone modifiche al Regolamento regionale (20 settembre 2000, n. 2).
“Considerato che nella fase di prima applicazione delle suddette norme regolamentari, durata circa un decennio – ha dichiarato l’assessore Astorre – si sono registrati, oltre agli aumenti delle rendite catastali delle abitazioni e dei terreni, notevoli incrementi dei valori commerciali delle aree edificabili”.
Astorre ha espresso la sua gratitudine al presidente della VIII Commissione della Pisana Giovanni Carapella che ”si e’ adoperato, in questi mesi, raccogliendo e portando a sintesi le esigenze dei cittadini in merito alla questione”.