Sistema “antifurto” realizzato nei laboratori dell’ENEA di Portici
L’espandersi del mercato dei pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica ha visto emergere anche il fastidioso fenomeno dei furti di pannelli, dovuti al valore economico della loro componente tecnologica. I furti avvengono soprattutto nelle zone remote, dove il fotovoltaico ha un ruolo particolarmente strategico per coprire l’esigenza locale di generazione di energia.
L’ENEA ha inteso contrastare questo crescente fenomeno dei furti, fonte di danno economico e di disservizi, con un dispositivo innovativo sviluppato nei laboratori del Centro Ricerche di Portici, impegnati da anni sulle tecnologie per il fotovoltaico.
“PV-Guardian” è il nome di questo dispositivo antifurto, appena brevettato, che è in grado di contrastare efficacemente la sottrazione ed impedire l’utilizzo indebito di pannelli in modo economico e innovativo.
Grazie all’applicazione del Global Position System-GPS, tramite una scheda laminata che è parte integrante del pannello fotovoltaico, impossibile da rimuovere se non distruggendo il modulo stesso, PV-Guardian è in grado di rilevare le coordinate geografiche di un’eventuale nuova installazione rispetto alla precedente, per la quale erano state impostate le procedure di protezione (semplici codici PIN/PUK).
Uno spostamento non autorizzato del modulo dal sito inibisce totalmente il suo funzionamento come generatore di energia elettrica rendendo vana l’azione stessa del furto. La funzione di generazione elettrica viene nuovamente ripristinata ricollocando il modulo nel luogo originario, oppure riprogrammando, con codici protetti, la nuova posizione geografica.
Il dispositivo messo a punto dall’ENEA, semplice e a basso costo, rappresenta una importante opportunità per i produttori di moduli fotovoltaici, ed in particolare concorre a rendere competitiva ed innovativa la tecnologia dell’industria nazionale rispetto al mercato estero.
La tecnologia fotovoltaica ricopre un ruolo fondamentale per la generazione distribuita di energia elettrica, e ha visto una crescente diffusione di installazioni sia di piccola-media potenza (1-100 kWp) che di grande taglia (superiore a 100kWp), soprattutto nelle aree più remote. E proprio in queste aree, dove la fornitura di energia elettrica da fotovoltaico è di estrema utilità, che si manifesta il maggior rischio di furti, determinando alla lunga un ostacolo per una vasta diffusione dei pannelli.