L’assesore Verga: “L’impianto per l’assegnazione degli alloggi è improntato a creare quel mix sociale che da tutti è ritenuto fondamentale per non creare condizioni di ghetto”
In merito alla sospensiva concessa dal Tar alla delibera sulla destinazione degli alloggi di piazzale Dateo l’assessore alla Casa Gianni Verga precisa quanto segue.
“Nella piena fiducia nell’operato della Magistratura amministrativa, il Comune di Milano riuscirà a dimostrare la bontà della scelta deliberata dal Consiglio comunale quasi all’unanimità (2 soli voti contrari su 42 favorevoli)”.
“L’impianto per l’assegnazione degli alloggi di piazzale Dateo è improntato infatti a creare quel mix sociale che da tutti è ritenuto fondamentale per non creare condizioni di ghetto. Né nelle macro dimensioni (quartieri e periferie), né nelle singole unità edilizie, come piazzale Dateo, che è un edificio di ben 157 alloggi, in cui sono già sistemate 35 famiglie che abitavano nello stabile crollato di via Lomellina”.
“Per ottenere buoni risultati, come dimostra la Legge regionale e gli esiti delle sperimentazioni europee più avanzate, è necessario far condividere l’abitare dei più indigenti con i ceti medi e con gli utenti temporanei che vivono la città (studenti universitari, lavoratori con contratti a termine, lavoratori di servizi di interesse generale come quelli del comparto sanitario, dei trasporti pubblici e delle Forze dell’Ordine)”.
“I dubbi che il giudice vuole approfondire con la richiesta di nuova documentazione verranno chiariti dall’Amministrazione comunale che, mai come in questo periodo, ha destinato ingenti risorse proprio per l’edilizia residenziale sociale. Sono stati infatti messi a disposizione i proventi derivanti dall’alienazione dell’AEM (più di 130 milioni di euro) e una grande quantità di aree e di edifici, come mai prima”.
“Di queste risorse e contenuti dovrà tenere conto la sentenza definitiva di merito. L’Amministrazione comunale, tramite l’avvocatura, valuterà anche la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato”.