Concluso il 21° salone dei componenti e dei semilavorati per l’industria del mobile
La novità, nel mondo dei componenti e dei semilavorati per l’industria del mobile, c’è stata ed è stata rilevante. Per cinque giorni, dal 5 al 9 febbraio in fieramilano, una ottantina di aziende – prevalentemente ma non esclusivamente italiane – hanno presentato al mondo degli utilizzatori professionali e alla community del progetto le nuove soluzioni tecniche per ideare e per costruire i mobili di domani.
“La ventunesima edizione di Sasmil – ha dichiarato Manlio Armellini, amministratore delegato di Cosmit – ha rappresentato un importante momento di svolta. Per la prima volta, infatti, é stata effettuata la scelta di non finalizzare la mostra esclusivamente all’industria dell’arredamento ma di cercare anche un contatto diretto con i designer e i progettisti. Ed é proprio seguendo questa logica che un buon numero di espositori ha presentato la propria offerta merceologica privilegiando il rapporto con i designer, proponendo nuovi materiali e nuove tecnologie attorno alle quali definire i progetti di nuovi mobili”.
La mostra si è svolta in contemporanea e in sinergia con la prima edizione di MADE Expo, mostra internazionale di architettura. In particolare erano comuni gli ingressi, così che è ancora presto per valutare quanti e quali dei 170 mila operatori complessivamente accreditati (di cui 16mila esteri) fossero interessati all’una o all’altra delle due mostre.
“Trattandosi di una ‘prima assoluta’ – dice ancora Armellini – abbiamo notato elementi che, d’intesa con gli espositori, sarà possibile approfondire e sviluppare. Penso in particolare alla collocazione della mostra nel layout complessivo del quartiere fieristico e alle sinergie con alcuni settori di MADE Expo, che riteniamo sia doveroso ottimizzare. Ciò nonostante, il nuovo Sasmil aveva ed ha tutte le caratteristiche per presentarsi come qualcosa di più di un luogo d’incontro tra domanda e offerta, per quanto estremamente qualificato: e questa edizione è stata la prima tappa di un nuovo progetto per entrare in una concezione della produzione del mobile più ampia e articolata”.
Anche la nuova data, a precedere e non a seguire il Salone Internazionale del Mobile, ha voluto essere un importante segnale, una collocazione temporale di qualità che privilegia le aziende interessate e consente loro di confrontarsi soprattutto con il mondo della progettazione. “Questa formula così innovativa – ha concluso Armellini – rappresenta una strada non ancora completamente esplorata che si stacca dalla logica legata alla produzione del mobile per avvicinarsi alle esigenze dei progettisti, con la certezza che accessori e componenti siano, per loro, importanti elementi nella definizione formale del mobile. Per tutti, espositori e visitatori, si tratterà ora di dare la giusta attenzione a una manifestazione che non segue le logiche di sempre ma si muove su basi nuove, strettamente connesse alla grande tradizione italiana del progetto”.