«Un provvedimento dannoso per i proprietari oltreché inutile, perché le misure poste in essere dal Governo e previste dal Piano Straordinario per la Casa stanno già dando i primi risultati»
Il Presidente Nazionale dell’Asppi -Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari Luigi Ferdinando Giannini commenta la notizia dell’ennesima proroga degli sfratti, che il ministro per la Solidarietà Sociale Paolo Ferrero presenterà domani, 1° febbraio, in Consiglio dei Ministri.
«I numeri emersi in occasione della Conferenza Nazionale sulle Politiche Abitative – afferma Giannini – che parlano di appena tremila famiglie coinvolte nell’emergenza casa in tutta Italia, mai confutati da alcuna fonte autorevole, non giustificano l’adozione di un provvedimento d’urgenza che persegue su una linea già più volte censurata dalla Corte Europea di Strasburgo».
Il provvedimento di proroga non serve a risolvere il problema abitativo, per il quale si sta lavorando efficacemente in altre direzioni.
«Le misure poste in essere dal Governo – prosegue il Presidente Nazionale dell’Asppi – come lo stanziamento di fondi agli Enti locali ed il riuso degli immobili, stanno già portando i primi risultati, tanto che in diverse realtà c’è una nuova disponibilità di alloggi di edilizia sociale che soddisfa ampiamente la richiesta emergenziale. Nei mesi scorsi c’è già stato un aggiramento dei divieti europei ad attuare una decretazione d’urgenza, utilizzando lo strumento del disegno di legge, ma anche la mancata convocazione delle Commissioni Prefettizie dimostra l’assenza di reali situazioni d’emergenza».
La proroga degli sfratti lede ancora una volta il diritto dei proprietari di tornare in possesso dei beni.
«Tanti cittadini – conclude Giannini – che hanno investito i propri risparmi o la propria liquidazione in un immobile vedono negato il diritto a tornare in possesso di ciò che è loro. Se saranno nuovamente disattesi i richiami e i moniti della Corte Europea ci riserviamo di impugnare il provvedimento di proroga in tutte le sedi, al fine di garantire i sacrosanti diritti della piccola proprietà immobiliare».