E’ partito, patrocinato dall’A.L.A.C. (Associazione Liberi Amministratori Condominiali) tra le maggiori rappresentative a livello nazionale, il progetto P.G.U. (Protocollo di Gestione Uniforme), diretto a garantire migliori prestazioni, da parte degli amministratori di condominio, nonché maggiore trasparenza a favore degli amministrati.
Il progetto, che è stato varato, in via sperimentale, presso la sede nazionale di Genova ha, quale primo protagonista, un piccolo gruppo formato da una decina di studi di amministratori volontari che hanno deciso, con particolare entusiasmo, di sottoporsi ad un impegnativo lavoro di specializzazione e adeguamento delle proprie strutture.
Il P.G.U. presenta, quale finalità, quella di concepire l’ufficio dell’amministratore quale sistema costituito da procedimenti e sottoprocedimenti interdipendenti e conoscibili esternamente dagli amministrati che, in ogni momento, possano venire resi edotti dello stato della gestione. In particolare, lo studio si fonda sulla gestione di due tipologie procedimentali, quella deduttiva (a catena deduttiva), ove sono già pianificate regole per le quali è solo necessaria diligenza al fine del loro ordinato svolgimento e quelli a base induttiva o basati sull’esperienza e sull’attività di indagine, che richiedono scelte di opportunità e particolare perizia per ogni decisione istruttoria.
L’ufficio dell’amministratore, inoltre, trova fondamento in cinque procedimenti critici: mercato, svolgimento dell’attività, gestione delle informazioni, utilità economica e logistica, procedimenti che, a loro volta, si snodano in sottoprocedimenti a diversi gradi di livello inferiore; finalità, in prospettiva, è proprio quella di rendere preventivamente pianificate anche le procedure originariamente di tipo non deduttivo, in modo da rendere più trasparente, agevole e immune da pericoli la professione, anche in campi quali il mercato ed il risultato economico.
La prima fase, che vede impegnati i volontari (che hanno già frequentato un corso di amministrazione di livello superiore, oltre quello base presso l’A.L.A.C.), si concentra solo sullo svolgimento dell’attività professionale in senso stretto ed ha lo scopo di uniformare gli uffici attraverso procedure comuni, preventivamente conoscibili e controllabili dagli amministrati, con modulistica uniforme di verbali e rapporti.
Ad esempio è in applicazione una tipologia di rendicontazione secondo il principio di cassa (con riscontro dello stato del conto bancario), che consenta agli amministrati di conoscere la situazione economica reale, ma con alcuni correttivi espressamente individuati di competenza che rendano noto anche il periodo di spettanza della spesa al fine di inserirla già in sede di ripartizione ed evitare sperequazioni in caso di vendita delle unità immobiliari; allo stesso modo sono contemplati moduli uniformi quale, ad esempio, quello per gestione di procedure di indennizzo assicurativo, ove è riportato l’iter prestabilito (dalla denuncia alla erogazione della somma ai danneggiati) e che potrà porre gli interessati nella possibilità di conoscere, in ogni momento, lo stato della pratica senza doversi districare tra documenti di scarsa comprensibilità per i non addetti ai lavori.
Il progetto si differenzia dagli altri, fino ad oggi adottati, in quanto lascia gli amministratori totalmente indipendenti dal punto di vista economico (a differenza dei modelli societari o in franchising) contemplando un capitale esclusivamente intellettuale; si pone quale punto strategico dell’A.L.A.C. in vista di una maggiore qualità dei propri amministratori, tramite un sistema che lascia aperte le porte a future soluzioni innovative.
Paolo Gatto
Presidente Nazionale A.L.A.C. – www.alac.it