Si passa dai piccoli comuni come Athena Lucana (Sa) con il 97% e Rofrano (Sa) con il 92% ai grandi comuni come Mercato San Severino(Sa) oltre 20 mila abitanti e 54% di raccolta differenziata o Scafati (Sa) oltre 48mila abitanti con il 39,6%.
Sono 145 i comuni, che nel 2006 hanno superato l’obiettivo minimo del 35% previsto dal Decreto Ronchi di cui ben 75 comuni con percentuale al di sopra del 50%. Legambiente presenta la mappa dei comuni della Campania che in questi mesi non hanno conosciuto l’emergenza rifiuti. Niente Spazzatura per strada, niente riflettori, solo raccolta differenziata.
Oltre ai comuni già citati Legambiente ricorda Vallesaccarda in provincia di Avellino con il 78% di raccolta differenziata, Padula (Sa) con il 69%. Ma non sempre solo piccoli comuni. Pontecagnano (Sa) circa 24 mila abitanti raggiunge quasi il 50% di raccolta differenziata, Nola in provincia di Napoli circa il 32% . E Legambiente segnala anche gli esempi virtuosi di Cava dei Tirreni, circa 54mila abitanti e una raccolta differenziata pari al 26% e San Giuseppe Vesuviano(Na) 26mila abitanti con il 23% di raccolta differenziata. “I comuni ricicloni – sottolineano il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza e il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo – rappresentano l’avamposto di una Campania più moderna e più pulita: hanno imparato a trattare bene i rifiuti, creando, economia e lavoro. Insomma hanno saputo trasformare i rifiuti da problema a risorsa. Nella realtà la soluzione per uscire dall’emergenza esiste: estendere al territorio campano, cominciando da Napoli, l’esperienza dei comuni ricicloni, completare l’impiantistica regionale realizzando almeno 20 impianti di compostaggio e chiudere con i 14 anni di commissariamento che hanno deresponsabilizzato la politica nazionale, regionale e locale”.
E proprio i sindaci della Campania virtuosa saranno i protagonisti di “Voler bene alla Campania” la manifestazione nazionale indetta da Legambiente per sabato prossimo 19 gennaio, ore 14,30 Piazza Carità, Napoli. L’associazione invita cittadini, comuni virtuosi, aziende, associazioni e organizzazioni di categoria a scendere in piazza per dimostrare che si può e si deve uscire dall’emergenza rifiuti.
Hanno già aderito Aiab, Coldiretti, Comieco, e decine di professori universitari. “Dobbiamo dire con forza dei no e promuovere i sì: no all’emergenza permanente, no alla ecomafia che ci avvelena la vita, no ai demagoghi che soffiano su ogni protesta. Sì a una politica che sa decidere, sì ai sindaci che fanno la raccolta differenziata, sì agli impianti di riciclaggio e compostaggio”, concludono il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza e il presidente di Legambiente Campania, Michele Buonomo.
computer service in tirunelveli 2 Giugno 2016 il 06:32
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