Assessore Scotti perché una nuova legge sui canoni e le vendite nell’Edilizia Residenziale Pubblica?
Abbiamo varato una legge attesa da 24 anni, un provvedimento che mette fine a canoni iniqui e ingiusti che penalizzavano soprattutto le famiglie numerose, cioè quelle con figli e/o anziani a carico e che non teneva conto dell’ubicazione e dello stato di conservazione degli alloggi. Attualmente nelle case ALER il canone medio ora applicato è di 106 euro ed il 35% degli inquilini Aler (cioè 35.767 famiglie) paga meno di 50 euro al mese.
Quali sono i principi a cui si ispira la nuova legge?
Il rispetto del principio di sopportabilità per l’inquilino, di sostenibilità economica del sistema di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp)
Quali sono le novità?
L’introduzione dell’ISEE-ERP è la chiave di volte dell’intero sistema. In sintesi, per ciascuna famiglia
viene considerato il solo reddito netto percepito;
vengono detratte le spese mediche (per l’assistenza agli invalidi c’è un’ulteriore detrazione di 10.000 euro);
viene presa in considerazione una percentuale per il patrimonio immobiliare e mobiliare posseduto. Questo reddito viene diminuito in proporzione al numero dei componenti del nucleo per determinare l’ISEE-ERP.
Le famiglie saranno suddivise in quattro aree così individuate:
* protezione, per i nuclei con ISEE-ERP fino a 9.000 euro, con reddito derivante esclusivamente o prevalentemente da pensione o da lavoro dipendente od assimilato.
* accesso, per i nuclei con ISEE-ERP da 9.001 a 14.000 euro.
* permanenza, per i nuclei con ISEE-ERP da 14.001 a 28.000 euro.
* decadenza, per i nuclei con ISEE-ERP superiore a 28.000 euro.
Ciascun inquilino pagherà un canone che è pari ad una percentuale del valore dell’alloggio. Questa percentuale aumenta con l’aumentare dell’ISEE (ossia del reddito netto dell’intera famiglia rapportato al numero dei componenti).
Il canone non potrà comunque essere:
* inferiore al canone minimo fissato per ciascun’area (20€, 70€, 120€);
* superiore a 14%, 16%, 20%, 22% del reddito netto del nucleo familiare.
Quali saranno gli impatti?
Con il nuovo sistema di calcolo si stima che circa 20.000 famiglie pagheranno di meno.
Tra le famiglie con canone in diminuzione ci sono in particolare quelle numerose che, grazie alla sola introduzione dell’ISEE, possono far valere il peso della composizione famigliare (fino ad oggi era riconosciuta una detrazione di 516 euro per familiare a carico sul reddito imponibile lordo) e quelle con ISEE medio-basso che vivono in alloggi ubicati in estrema periferia anche se di recente costruzione.
Tra i nuclei familiari che subiscono un aumento percentuale ci sono le 4.225 famiglie che attualmente pagano meno di 7 euro al mese e che pagheranno il canone minimo a 20 euro e quelle che pagavano meno di 50 euro al mese pur avendo un ISEE medio alto. Tra le cause di maggiore incremento percentuale dei canoni, sicuramente quella più significativa è l’esiguità del canone attuale: infatti il 70% dei canoni attuali inferiori a 50 euro/mese avranno un incremento in forza del fatto che si riferiscono ad alloggi ubicati in zone di pregio delle città.
Le nuove modalità di calcolo dei canoni sono rigide?
La legge delinea un quadro certo di regole ma è attenta ad accompagnare gli inquilini verso il nuovo sistema e a rispettare le peculiarità di ogni territorio. In primo luogo fino al 2010 l’aumento medio non potrà essere superiore al:
* 23% per i nuclei famigliari collocati nell’area di protezione fatto salvo il canone minimo;
* 28 % per i nuclei famigliari collocati nell’area dell’accesso;
* 37% per i nuclei famigliari collocati nell’area della permanenza.
Per le famiglie il cui canone dovesse aumentare di oltre il 50% nonostante la riduzione effettuata con il limite di aumento medio si provvederà ad una ulteriore graduazione degli aumenti. Infine, la legge prevede anche meccanismi di adeguamento alle specifiche esigenze territoriali. In particolare:
* potranno essere concordati con gli inquilini quote aggiuntive di canone per specifici interventi;
* i canoni dovranno essere abbassati nel caso in cui siano superiori a quelli di mercato;
* potranno essere concordate con i rappresentanti degli inquilini modifiche al canone del 20% in ragione del pregio o dello scadente stato di conservazione degli immobili;
Le nuove entrate a cosa saranno destinate?
Le entrate provenienti da canoni di locazione sono destinate per la gestione e la manutenzione ordinaria del patrimonio.
Gli abusivi sono uno dei problemi più rilevanti, come li affronta la nuova legge?
Sin dal 2004 la Lombardia ha dato un forte segnale contro l’abusivismo. Chi è abusivo non solo deve lasciare al più presto la casa occupata ma non può fare richiesta di una nuova assegnazione prima di 5 anni.
Con la nuova legge è stato rafforzato il compito di prevenzione affidato ad ALER e Comuni che dovranno adottare ogni iniziativa volta a prevenire il fenomeno delle occupazioni abusive e ad intervenire immediatamente al fine di salvaguardare la legittima destinazione di ogni singola unità abitativa, anche con intese e collaborazioni con le Forze dell’Ordine.
Inoltre dovranno dotarsi di un piano per la sicurezza degli immobili nel quale programmare le azioni di prevenzione, di solidarietà e di sgombero in coordinamento con le Forze dell’ordine.
Vorrei ribadire con forza che l’azione delle ALER contro gli abusivi è già da tempo realtà. Infatti accanto alla programmazione degli sgomberi che le ALER svolgono in cooperazine con le Forze dell’Ordine, le nostre Aziende riescono ormai a sventare oltre l’80% delle tentate occupazioni.
Perché vendere il patrimonio?
Gli enti proprietari possono procedere alla vendita del 20% delle unità abitative esistenti esclusivamente per esigenze di razionalizzazione ed economicità della gestione del patrimonio. Si tratta di casi molto particolari e cioè quando le ALER e i Comuni hanno case in condomini c.d. misti in cui i costi di gestione e manutenzione raggiungono livelli economicamente insostenibili; oppure nel caso in cui la maggioranza degli inquilini vuole comprare.
Sarà una svendita?
A differenza delle precedente legge nazionale, si applicheranno alle case ERP gli stessi criteri applicati nelle dismissioni immobiliari delle grandi aziende. Si parte dal valore di mercato e si offre la casa all’inquilino con uno sconto. Lo sconto previsto è di circa al 35%. Un bel salto in avanti se si pensa che fino a qualche anno fa lo sconto effettivo era superiore al 60%. I proventi saranno destinati allo sviluppo, alla valorizzazione e alla riqualificazione del patrimonio ERP, con priorità per il recupero delle unità abitative non assegnabili al fine di prevenire il fenomeno delle occupazioni abusive.
C’è sempre bisogno di nuove case, cosa sta facendo la Regione?
Con il nuovo Programma Regionale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (PRERP) per il triennio 2007 – 2009, che ha stanziato oltre 512 milioni di euro, cercheremo di affrontare il tema della casa con una pluralità di risposte. In particolare punteremo sia sulle nuove case sia sul recupero dell’esistente. Inoltre sosterremo le famiglie che pur avendo i requisiti nono hanno ancora una casa popolare e le giovano coppie che vogliono acquistarne una.
Daniela 11 Gennaio 2008 il 21:32
Buona sera, mi chiamo Daniela e vivo con la mia famiglia in una casa Aler da ormai 26 anni, una di quelle date alle forze dell’ordine. Quando i miei si sono separati e abbiamo vissuto in quella casa con mia mamma e oltre a me due sorelle c’era solo lei che lavorava, ma noi non abbiamo mai e sottolineo mai pagato così poco di affitto.
Ho guardato i vecchi bollettini pagati e il minimo pagato 26 anni fa era 300 mila lire e lavorava solo mia mamma, senza alimenti di mio papà e tre bimbe piccole!
Ora ogni due anni c’è l’aggiornamento anagrafica dei condomini, l’affitto non è mai sceso e ora che mia mamma è disoccupata da due anni e lavoro solo io e prendo 1000 euro devo pagare un affitto di circa 600 euro al mese, in un palazzo dove si rompono i riscaldamenti, acqua calda che salta ogni tanto, ascensori che sembrano cabine dell’orrore, mancanza di sicurezza. Secondo Voi quella faccia nella foto deve ancora sorridere? c’è da piangere! Quando volete vi faccio vedere il mio palazzo e vorrei ci vivesse Lui un mese!
Cerato Bruna 3 Marzo 2008 il 01:23
Buona sera, anch’io sono un’inquilina dell’Aler di Como dal 1980 e sono mamma di una ragazza di 36 anni portatrice di handicap .
Da alcuni anni la stessa non è più in grado di deambulare e quindi di raggiungere la propria abitazione sita al 1° piano, tanto che siamo state costrette ad installare a nostre spese una piattaforma elevatrice (costo complessivo di Euro 20.000,00) per superare le Barriere Architettoniche esistenti prosciugando così tutti i nostri risparmi di una vita lavorativa considerando che abitiamo in centro storico e che la stessa si sposta solo ed esclusivamente con la carrozzina elettrica.
Qualche giorno fa, ci è pervenuta una lettera da parte dell’Aler di Como proprietaria dell’alloggio in cui ci veniva comunicato l’adeguamento del canone dell’affitto da Euro 179,00 ad Euro 454,00.
Ora, entrambe ci chiediamo se è corretto aver sostenuto la spesa sopracitata senza alcun contributo da parte dell’ente essendo noi non proprietari dello stesso tenendo presente che la zona in questione è molto servita e di conseguenza permette a mia figlia di raggiungere una maggior autonomia nel svolgere tutte le mansioni quotidiane che normalmente compie una persona normodotata,cosa impossibile se avessimo chiesto un cambio di alloggio fuori Como, e per quale motivo l’Aler ha applicato un’ulteriore aumento sull’affitto non tenendo conto della spesa da Noi sostenuta per l’impianto sopracitato installato per motivi esclusivamente di salute sopra descritti.
antonio 10 Maggio 2008 il 15:46
io vorrei fare qualche domanda io abito nelle case del comune oggi mi e’ arrivata una carta con scritto che le case dove io abito le metteranno in vendita ma c’e’ uno sconto per chi ci abita gia? e cosa succede se la maggior parte delle persone decidono di non aquistarla? i prezzi delle case dell’aler quando le vendono costano meno o no? ma perche’ le case non le mettono a riscatto? io penso che se le persone facciano domanda per le case comunali vuol dire che non si ha l’opportunita’ di comprare.
francesca 26 Maggio 2008 il 13:31
Dal 1986 abito nelle case dell’Aler in Via San Dionigi 42, ad oggi non c’è mai stato intervento per manutenzione, non solo gli ascensori…altro che cabine dell’orror…
Desidero chiedere al signore sopra indicato come Assessore alla casa, perchè in zone signorili si preferisce lasciare gli alloggi sfitti???
Ho chiesto un monolocale in Via Paolo Giovio, vuoto da oltre 2 anni, mi è stato risposto no…perchè necessita di manutenzione consistente!!!!
La verità secondo me: che l’Aler vuole temporeggiare affinchè decidano per la vendita, così sugl’alloggi liberi ci speculano meglio vero???????
Gabriella Guarnone 4 Agosto 2008 il 19:36
Sono una pensionata ed abito da sola in un alloggio dell’Aler di Bergamo dal 1978. Nonostante la pensione sia sempre la stessa, di parecchio inferiore allo stipendio che percepivo lavorando, quest’anno mi son vista più che raddoppiare l’affitto mensile, che da 148 euro è passato a 320 euro, grazie anche alla rideterminazione dell’indice demografico della città di Bergamo dovuto, credo, alle famiglie numerose di extracomunitari insediatesi nel quartiere. Con l’applicazione della nuova legge sugli alloggi l’Aler di Bergamo ha scritto: “Gli utenti che si troveranno a corrispondere un canone di importo superiore a quello attuale, tengano presente che da 10 anni l’Aler di Bergamo lo manteneva invariato, ad eccezione dell’adeguamento annuale dell’indice ISTAT” Nulla da commentare, se anche gli stipendi e le pensioni fossero aumentati del 120% e non invece solo adeguati al medesimo indice ISTAT, non rispondente al reale aumento del costo della vita: Questa legge penalizza le persone sole, che comunque devono affrontare da sole il pagamento delle spese, quali luce, gas, telefono, riscaldamento, etc.etc., spese anch’esse lievitate di parecchio negli ultimi 10 anni.
Quello che è certo è che quanto si percepisce di stipendio e pensione non basta più e spesso si ricorre al credito offerto da Banche o Finanziarie, debiti che nella determinazione del reddito ai fini Isee-Edilil non vengono considerati.
Giovanni 19 Agosto 2008 il 14:59
Buona sera a tutti mi chiamo Giovanni sono di Como ho 25 anni e sono padre di 2 figli da circa 3 anni ho fatto domanda dicasa popolare ma mi dicono sempre che non ci sono alloggi sfitti.
Vorrei chiedere se è vero e se no dove sono grazie per la vostra collaborazione.
elide 20 Novembre 2008 il 20:17
Sono una ragazza di 31 anni invalida 85% da quando e’ arrivato l’inverno con il freddo che continuo a chiamare l’aler di via saponaro (mi) perche’ abbiamo i riscaldamenti che non vanno anzi sono al minimo… Stiamo congelando ma l’aler sia di viale romagna che di saponaro non ne vogliono sapere niente… ci danno un numero da fare che e’ della azienda che se ne occupa… purtroppo neanche loro sanno cosa fare…. dicono che l’impianto dei termosifoni dei nostri appartamenti sono marci e andrebbero sostituiti!!!!!! Perche’ i soldi pero’ dell’affitto e riscaldamento dobbiamo darli mentre il servizio non c’e’? ogni anno lo stesso problema….