Adusbef e Federconsumatori hanno avanzato ieri la richiesta al Governo di approvare un provvedimento urgente per congelare le rate dei mutui. Le famiglie indebitate a tasso variabile si ritrovano in serie difficoltà ad onorare le rate rincarate del 50-60%. Questo trend di crescita costante ed invariato – l’euribor è schizzato fino a 0,68 euro in più in pochi giorni, il che porta i tassi mensili al 6,5%, un vero record da 7 anni – potrà solo peggiorare nel 2008 e si aggiunge, allertano le associazioni, alla sofferenza per le famiglie italiane della perdita del potere di acquisto per cui presto “saranno impossibilitate a pagare rate più pesanti, con un salasso che può anche superare 1.000 euro l’anno, ossia nel peggiore dei casi anche 28.000 euro in più per chi ha sottoscritto un mutuo trentennale di 200.000 euro nel novembre 2005 e deve pagare ancora 28 annualità”.
Anche secondo Adiconsum, che stima l’aumento oltre la soglia del 30% (l’equivalente di una mensilità annua, interamente versata a copertura degli incrementi degli interessi aggiuntivi), la responsabilità è da attribuire alle speculazioni bancarie che si riversano sempre sui consumatori. A questo proposito l’associazione individua, in una nota, alcune soluzioni per chi si trova in difficoltà e rischia di perdere la casa costata sudore e rinunce.
E’ possibile ad esempio richiedere alla propria banca un allungamento della durata del mutuo con una riduzione della rata mensile o è direttamente possibile trovare una nuova banca, che abbia un costo di interesse minore rispetto a quello in corso e quindi chiedere la portabilità di questo mutuo presso la nuova banca (resa attuabile dalla Bersani 2). In alternativa è inoltre possibile optare per la ricerca di un istituto di credito che applichi interessi più bassi ed utilizzare questa informazione come strumento per negoziare una riduzione del tasso di interesse con la propria banca e valutare il da farsi.
Fonte: Portale Consumatore