VIII Congresso Nazionale di Legambiente: 10 giorni di incontri e dibattiti

di Redazione Commenta

29 novembre – 9 dicembre

Dieci giorni per discutere di mutamenti climatici, valorizzare e mettere in rete le buone pratiche territoriali, raccontare la nostra idea di economia e sviluppo e la necessità di socializzare la conoscenza. Così Legambiente celebra il suo VIII Congresso Nazionale e sceglie di farlo alla fine di un fitto calendario di convegni, mostre e spettacoli con uno stesso filo conduttore: un ambientalismo moderno e vincente che sa essere bussola per trovare la via di un futuro migliore e desiderabile, che sa coniugare produzione e sviluppo, innovazione e qualità; un nuovo ambientalismo capace di suscitare nuove passioni di impegno sociale e civile.

Con questo Congresso Legambiente ha deciso di porsi di fronte 4 grandi sfide su cui concentrare il lavoro dei prossimi anni dei: fermare i cambiamenti climatici, umanizzare l’economia e lo sviluppo, riaffermare il valore culturale dell’interesse pubblico, dell’etica e della responsabilità, rilanciare l’autonomia e il protagonismo politico e sociale dell’ambientalismo. E, allo stesso tempo, ha deciso di lanciare 5 proposte al Governo Prodi, cinque priorità per imprimere all’Italia un netto cambio di rotta e dare nuovo impulso alle politiche ambientali: riduzione delle emissioni inquinanti e sviluppo delle fonti rinnovabili di energia; risorse economiche per le ferrovie e per il potenziamento della mobilità urbana: inserimento dei delitti ambientali nel codice penale, nuove misure nella tutela e nella valorizzazione del paesaggio; raddoppio degli investimenti per la ricerca e l’innovazione.

Il 5 dicembre, all’Auditorium dell’Ara Pacis, Legambiente sale sul ring con i critici dell’ambientalismo con il convegno “E se avessimo torto?”: 3 round tra un ambientalista e un eco-scettico su 3 temi tra i più attuali e controversi: energia e mutamenti climatici, grandi opere e sindrome nimby, scienza ed etica. Alle 9.30 il primo incontro “Energie dell’altro secolo: è possibile (e auspicabile) un futuro senza petrolio, carbone, nucleare?” vedrà affrontarsi Chicco Testa e Wolfgang Sachs, alle 11 “Attenti al nimby: le grandi opere come totem della modernità” con Sergio Chiamparino e Anna Donati, alle 12.30 “Etica, responsabilità, progresso: tra il principio di precauzione e la libertà della scienza”, con Edoardo Boncinelli e Marcello Buiatti.
A concludere le giornate congressuali, due serate–spettacolo aperte al pubblico: sabato 8 dicembre alle 21.30 appuntamento teatrale con “Asso di mondezza” di Ulderico Pesce, una prima nazionale liberamente tratta dalle storie sui traffici illeciti di rifiuti raccolte nel rapporto Ecomafia di Legambiente, domenica 9 dicembre, sempre alle 21.30, grande concerto con la musica africana dei Tam Tam Morola, percussioni, cantanti e ballerini dal Senegal tra i migliori artisti dell’Africa Occidentale. L’ingresso agli spettacoli è a sottoscrizione per finanziare il progetto di Legambiente “Proteggi una sorgente in Swaziland”.

Il programma completo del VIII Congresso Nazionale di Legambiente su www.legambiente.eu

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