Un fondo di garanzia per sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento dei mutui, per consentire un maggiore sviluppo del mercato degli affitti, limitando il rischio morosità e per lo sviluppo dell’edilizia sociale destinato a supportare gli operatori nella realizzazione degli interventi edilizi. Sono questi i tre principali strumenti finanziari che la Giunta regionale ha inserito all’interno della legge quadro sull’edilizia che si prefigge di riorganizzare l’intervento regionale nel settore abitativo. “Obiettivo della legge – spiega l’assessore regionale all’Edilizia , Maria Bianca Berruti – promuovere in particolare il sistema dell’edilizia residenziale sociale, per garantire il diritto ad un’abitazione adeguata e al contempo favorire l’accesso ad un affitto equo, sia attraverso risorse proprie della Regione, sia attraverso altri soggetti, investitori istituzionali come fondazioni bancarie, fondi di investimento, banche e imprese che possono essere interessati al settore della casa”.
In un momento in cui le risorse nel settore della casa stanno diminuendo, soprattutto a seguito dell’eliminazione della contribuzione ex Gescal e della sua mancata sostituzione da parte dello Stato con risorse adeguate, la Regione Liguria intende attivare nuove risorse da un lato per incrementare il patrimimonio di edilizia pubblica dall’altro l’offerta di alloggi in locazione in risposta soprattutto a esigenze di studio, di mobilità di lavoro o di emergenza sociale.
“Il nostro obiettivo – continua l’assessore Berruti – è quello di concorrere come Regione a sostenere le famiglie in difficoltà non solo nel pagamento dei mutui, che rischiano pertanto di perdere la casa, ma anche nel pagamento degli affitti che incidono in misura rilevante sul budget famigliare, si tratta di una fideiussione che non potrà superare le 12 mensilità del canone di locazione che costituisce il limite massimo dei crediti per i quali la Regione può concedere la garanzia da parte del fondo”. In questo modo la Giunta si prefigge di ridurre quell’importante barriera allo sviluppo dell’offerta sul mercato della locazione determinata dal rischio morosità.
Con il fondo per lo sviluppo dell’edilizia residenziale sociale la Regione vuole sostenere operazioni immobiliari tramite interventi di recupero o di nuova costruzione in cui sia presente una quota significativa di alloggi di edilizia a canone sociale o moderato grazie a forme di parternariato pubblico privato. Il fondo sarà costituito da risorse regionali, quote annuali di FIR, finanziamenti statali, fondi propri di bilancio e quote derivanti dai piani di vendita ERP e dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare delle Agenzie regionali territoriali per l’edilizia.
Sono state 10.181 le famiglie liguri che nell’anno 2006 hanno richiesto un sostegno per il pagamento dell’affitto della propria casa, mentre ammontano a 5.509 i nuclei famigliari che attendono una casa pubblica nelle graduatorie per l’assegnazione degli alloggi ERP. Si stima che in Liguria il fabbisogno pregresso di edilizia residenziale sociale (ERP e canone moderato) ammonti a 17.149 alloggi per altrettanti famiglie.
“Per questi motivi – continua l’assessore Berruti – la Liguria deve imboccare una strada nuova che accanto a nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, preveda anche l’immissione sul mercato di migliaia di case in affitto, tenuto conto che in Liguria ci sono più del 70% di case in proprietà, mentre in altri Paesi europei la quota delle case in affitto supera la metà del patrimonio abitativo e questo consente anche ai giovani di uscire di casa dopo la maggiore età”.
Liguria. Edilizia, Assessore Berruti: “Previsto fondo per sostenere le famiglie in difficoltà col pagamento dei mutui e degli affitti”
di 20 Novembre 2007Commenta