“Irrazionale è chi vuole aumentare la quota di carbone per la produzione di energia elettrica quando gli impegni internazionali parlano chiaro”. Così Francesco Ferrante, direttore di Legambiente, risponde al ministro per lo Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, che durante un’audizione in commissione Attività produttive alla Camera ha parlato di irrazionalità dilagante di chi si oppone agli investimenti sul carbone.
“Se il nostro Paese, – continua Ferrante – ha deciso di sottoscrivere un accordo giuridicamente vincolante, che prevede sanzioni per i paesi industrializzati inadempienti, deve perseguirli. In realtà l’Italia si sta muovendo in direzione diametralmente opposta”.
Terza nazione per emissioni in Europa, infatti, il Belpaese a fronte di un impegno a ridurre del 6,5 % le emissione di CO2 entro il 2008-2012, le ha invece aumentate di oltre il 13%.
“Piuttosto, – conclude il direttore di Legambiente – al gran parlare non seguono atti seri e misure concrete e restiamo uno dei pochi Paesi europei che, per esempio, non ha una legislazione seria e coerente per lo sviluppo delle vere energie pulite né un vero e coordinato piano energetico nazionale”.