Il settore delle costruzioni si trova ad affrontare, molto più frequentemente rispetto al passato, la problematica della presenza di elettrodotti sul terreno oggetto di edificazione. La fattispecie richiede oggi più attenzione in quanto:
– è stato emesso il DPCM 8 luglio 2003 (GU 200/03) “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti”
– a fronte della progressiva minore disponibilità di aree, vengono più frequentemente considerate come opzioni valide per l’edificazione anche terreni prima esclusi per la presenza di elettrodotti.
Nel caso in cui sul terreno oggetto di edificazione insista un elettrodotto, in applicazione del DPCM 8/7/2003 si rende necessario effettuare una verifica del progetto edilizio con l’obiettivo di qualità di campo magnetico In generale, questa verifica (anche detta analisi di impatto magnetico o elettromagnetico) consiste in una valutazione previsionale dei livelli di campo magnetico generati da una o più linee elettriche, svolta sull’area oggetto di trasformazione edilizia. L’articolo 4 del DPCM impone che nella progettazione di aree gioco per l’infanzia, di ambienti abitativi, di ambienti scolastici e di luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio, si debba rispettare l’obiettivo di qualità di 3 µT (microtesla) per il valore dell’induzione magnetica.
Nel concreto, l’attività richiede di svolgere quanto segue:
sopralluogo presso l’area di indagine e rilievo topografico del profilo altimetrico dei conduttori e degli schematici dei sostegni mediante stazione totale.
richiesta alle società titolari degli elettrodotti del dato di corrente di riferimento (“portata in corrente in servizio normale”) e dei conduttori in opera.
applicazione delle equazioni di stato del conduttore in opera per il calcolo di trasformazione del valore della freccia misurato in ambito del rilievo topografico nel valore che assume in condizione di temperatura standard di 40 °C (zona climatica B) o di 55 °C (zona climatica A). Ridisegno del profilo della catenaria.
calcolo previsionale dell’impatto magnetico delle linee mediante modellazione 2D o 3D delle linee elettriche e tool di calcolo numerico conforme alla norma tecnica CEI 211-4
elaborazione di tavole per la presentazione dei risultati della simulazione, riproducenti il progetto edilizio e le linee isolivello di induzione magnetica corrispondenti all’obbiettivo di qualità di 3 µT sulle sezioni orizzontali e/o verticali passanti per i piani maggiormente rappresentativi
stesura di una relazione tecnico-descrittiva che comprende:
– le modalità e i criteri utilizzati nelle svolgere le valutazioni;
– gli elaborati grafici di cui sopra:
– la documentazione fotografica;
– il rilievo dei conduttori e schematici dei sostegni;
– il richiamo della normativa vigente e il confronto con essa;
– il parere fisico tecnico conclusivo e dichiarazione di conformità da parte di un professionista di comprovata esperienza
I risultati di questa valutazione offrono al progettista la possibilità di ottimizzare il posizionamento, la morfologia e la disposizione degli edifici in progetto.
Qualora i risultati delle analisi indicassero una non conformità del progetto edilizio con l’obiettivo di qualità, è possibile prendere in esame varianti di elettrodotto che consentono di “rientrare” nei limiti di legge. Alzare, spostare o aggiungere un sostegno, modificare le mensole e/o la tipologia di ancoraggio dei conduttori, aumentare la tesatura dei conduttori o realizzare una differente configurazione delle fasi sono tutte varianti che possono risolvere un problema di non conformità ma che richiedono una verifica di fattibilità e un’attenta valutazione dei costi/benefici.
Chi fosse interessato ad approfondire queste tematiche scriva a [email protected].
Fonte: Ordine Architetti della Provincia di Milano