Le Associazioni dei consumatori ieri hanno abbandonato il tavolo delle trattative che erano in corso con ABI (Associazione bancaria italiana) e il Consiglio Nazionale del Notariato per l’applicazione dell’articolo 8 del DL Bersani 31 gennaio 2007, n. 7 (convertito in legge 2 aprile 2007, n. 40). “Con rammarico siamo stati costretti a questa scelta – dichiara Antonio Longo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) – dalla posizione dell’ABI, che non ha accettato quanto previsto dalla Legge Bersani 40/2007 e cioè l’azzeramento dei costi per i sottoscrittori dei mutui che volessero passare da una banca a un’altra per ottenere migliori condizioni”.
“Abbiamo apprezzato la disponibilità dei notai che hanno proposto procedure molto semplificate per la surroga e il perfezionamento del passaggio da una banca all’altra – continua Longo, presidente MDC – Come Associazioni dei consumatori, siamo ferme nell’interpretare la normativa Bersani nel senso di azzerare i costi della portabilità per facilitare, in questo momento di enorme difficoltà per chi ha sottoscritto mutui a tasso variabile, la possibilità di ottenere condizioni migliori rinegoziando con la propria banca quelle di partenza oppure scegliendo una nuova banca che offra condizioni più convenienti”.
“Alla luce dell’atteggiamento dell’ABI – dice Carmine Laurenzano, responsabile ufficio legale dell’associazione dei consumatori Codici – abbiamo deciso all’unanimità di non proseguire nella trattativa, ovviamente auspichiamo in un ripensamento da parte dell’ABI e in una più attenta lettura della norma, la quale lascia veramente adito a pochi dubbi. Invitare gli istituti di credito a tenere bassi gli oneri si discosta inevitabilmente dalla ratio insita nella legge stessa”.
Fonte: Portale Consumatore