Domani nella sede dell’ANCI alle ore 11.00 verrà anticipato alla stampa il Rapporto sull’Economia Locale, commissionato dall’Istituto per la Finanza e l’economia locale (Ifel) ai ricercatori del Ref. La ricerca sarà poi presentata l’8 e 9 novembre a Brescia in occasione della Conferenza nazionale su fiscalità ed economia locale, organizzata da Ifel ed Anci.
Il Rapporto contiene dati interessanti su welfare, investimenti, spesa comunale e federalismo. Sul fronte del welfare emerge che sono i Comuni ad esercitare l’importante ruolo dell’erogazione dei servizi alla persona, come l’assistenza agli anziani, ai disabili, agli immigrati e all’infanzia. Per questo i Comuni possono essere considerati il braccio forte della pubblica amministrazione nell’offrire i servizi ai cittadini. Nel rapporto, inoltre, sono contenuti i livelli di spesa sociale effettuati da ciascuna regione italiana e si mettono in luce le differenze fra comuni del Nord e del Sud e i diversi livelli di spesa a seconda del parametro dimensionale.
Nel corso del convegno del 6 novembre verranno, inoltre, diffusi i risultati di due sondaggi effettuati da Publica res per conto di Anci ed Ifel su un campione di 2.400 cittadini e di 500 sindaci italiani, per indagare il livello di gradimento della popolazione verso gli enti pubblici e il giudizio dei sindaci sulla Legge Finanziaria. Dal sondaggio effettuato sui cittadini emerge che per il 35% degli italiani l’Irpef è senza dubbio la tassa che dovrebbe essere pagata in assoluto da tutti, tanto che il 59% sostituirebbe volentieri l’Ici con una tassa pagata in base al reddito. Inoltre il 54% degli italiani afferma di pagare più volentieri le tasse al Comune allo scopo di avere servizi migliori, una percentuale molto più alta di quelli che le pagherebbero alle Regioni (17%), alle province (8%) e allo Stato 21%.
Questo deriva senza dubbio dal fatto che per ben il 50% dei cittadini intervistati è proprio il Comune l’ente che fra tutti utilizza meglio i soldi del contribuente. Solo il 10% dei cittadini ritiene, invece, che lo Stato amministri i soldi dei contribuenti in modo affidabile, percentuale che resta costante al 10% per le Regioni e scende addirittura al 6% per le Province. Un altro elemento importante viene rilevato sul fronte dell’emergenza casa, soprattutto in riferimento alle giovani coppie: a questo riguardo dal sondaggio emerge che ben il 44% dei cittadini ritiene che, per aiutare le giovani coppie ad acquistare un’abitazione, sia necessario incrementare i fondi per l’abbattimento degli interessi sui mutui, percentuale che supera di molto quella di chi ritiene invece utile (36%) ridurre loro le tasse sulla casa e sul reddito per almeno 5 anni.
Fonte: ANCI