Pdl sottoscritta da maggioranza e opposizione. Tassazione ridotta per chi registra il contratto di locazione. La proposta di legge si compone di due soli articoli
Modifica al regime tributario dei redditi derivanti da contratti di locazione e della disciplina relativa alla detrazione per canoni di locazione. Sono questi, in estrema sintesi, i punti chiave della proposta di legge n. 2434 presentata da Maria Leddi appartenente al gruppo dell’Ulivo e componente della commissione Finanze della Camera dei Deputati. L’intervento legislativo, che è stato sottoscritto da quaranta deputati di maggioranza e opposizione, prevede da un lato per il locatore l’introduzione di una imposta con aliquota unica del 20% e dall’altro introduce contestualmente la detrazione del 19% dell’intero ammontare del canone di locazione effettivamente corrisposto al proprietario dell’immobile. La fruibilità del beneficio fiscale è subordinata a una condizione. Si richiede esplicitamente che i contratti di locazione siano regolarmente registrati. Si tratta di una clausola di salvaguardia introdotta esplicitamente a tutela degli interessi dell’Erario. Infatti, il locatore è tenuto, per poter accedere al regime agevolato dell’aliquota unica, a indicare nella dichiarazione dei redditi gli estremi di registrazione del contratto e quelli di denuncia dell’immobile ai fini dell’Ici.
I vantaggi
La proposta di legge, semplice e comprensibile, si compone di due soli articoli, è immediatamente applicabile e presenta costi contenuti. Si ritiene che attraverso questa proposta sarà possibile far emergere sommerso a sufficienza per ripagare ampiamente le riduzioni di entrate per il Fisco considerato che per il primo anno di applicazione, secondo stime effettuate, non dovrebbe contare oltre 300mila euro di minori entrate. Anche in questo caso il progetto, facendo leva sullo strumento tributario, si propone di combattere efficacemente il fenomeno degli affitti in nero che, insieme al lavoro senza contratto e contributi previdenziali, rappresenta una delle maggiori piaghe dell’economia italiana. A questo aggiungasi che facendo leva sulla detraibilità, sarà possibile venire incontro alle esigenze di almeno 9 milioni di persone che attualmente vivono in affitto.
Una proposta bypartizan
La proposta si situa in un momento topico, considerato che rappresenta una risposta efficace alle tante discussioni su come incentivare le giovani coppie. La casa è una condizione indispensabile per avere nuove famiglie e quella in affitto incide per oltre il 40% del reddito medio di nuovi nuclei che si aggira sui 2mila euro. Infine, la proposta tiene conto del recente pronunciamento della Corte di cassazione che ha definito la casa un bene primario da tutelare alla pari della salute dell’individuo. Da sottolineare, poi, che i quaranta deputati sottoscrittori della proposta appartengono a tutti i gruppi parlamentari, dall’Ulivo all’Italia dei Valori passando per i Verdi, l’Udc e Forza Italia. Una risposta tempestiva, assolutamente bypartizan, da parte del Parlamento a un problema che è e rimane di tutti.
Gianluca Di Muro – Fiscooggi.it