Dichiarazione dei Segretari Generali:
Sunia, Luigi Pallotta
Sicet, Guido Piran
Uniat, Roberto Scorpioni
Il 15 ottobre riprendono le esecuzioni degli sfratti delle famiglie sino ad oggi rimaste nelle loro abitazioni grazie alla proroga.
Il Governo ha stanziato 550 milioni di euro soltanto 15 giorni fa con le misure collegate alla finanziaria.
I comuni, almeno quelli che hanno preparato un piano per dare un alloggio alternativo alle famiglie sotto proroga, nei pochi giorni a disposizione non hanno potuto attuarli.
Le Prefetture in gran parte si sono guardate bene dal costituire le commissioni previste dalla legge per governare l’emergenza.
Purtroppo ad oggi si registra un preoccupante “flop” del sistema delle Commissioni di graduazione voluto dalla legge e, in tutto il paese, da Bolzano a Ragusa, si registrano dati allarmanti di inefficienze, ritardi e inadempienze.
Moltissime sono le Prefetture di province dove la Commissione non risulta neppure costituita (ad esempio Torino e tutto il Piemonte, Genova, Parma, Ancona e tutte le altre province marchigiane, Palermo, Catania, e quasi tutta la Sicilia, Brindisi, Lecce, Taranto, Foggia, Verona).
In altre province, pur formalmente istituita, la commissione non opera, non si è dotata di un regolamento e non si è riunita (Roma, Bologna, Modena, Napoli e tutta la Campania).
Solo a Milano, Firenze e Bari, le Commissioni sono in grado di funzionare avendo adottato un regolamento.
Di fronte a questi fatti non si può pensare di riprendere le esecuzioni degli sfratti di famiglie di anziani, malati terminali, portatori di handicap, e con figli a carico.
E’ una questione di civiltà!
Il principio non può essere che quello di eseguire lo sfratto solo in presenza di un alloggio alternativo.
Gli strumenti per ottenere questo risultato sono: la proroga della sospensione che scadrà domani; la requisizione temporanea degli alloggi occupati dalle famiglie sotto sfratto come hanno fatto tre municipi di Roma; il governo delle esecuzioni attraverso le commissioni prefettizie.
Alle Istituzioni la scelta. Una cosa è certa: non possono far finta di niente di fronte a questo dramma. La stessa Corte di Cassazione, in una recente sentenza afferma che: “… danno grave alla persona” (sono) non solo la lesione della vita o dell’integrità fisica, ma anche quelle situazioni che attentano alla sfera dei diritti fondamentali della persona, secondo la previsione contenuta nell’art. 2 della Costituzione; e pertanto rientrano in tale previsione anche quelle situazioni che minacciano solo indirettamente l’integrità fisica del soggetto in quanto si riferiscono alla sfera dei beni primari collegati alla personalità, fra i quali deve essere ricompreso il diritto all’abitazione in quanto l’esigenza di un alloggio rientra fra i bisogni primari della persona”.
Fonte: http://www.sunia.it/
Francesca 15 Ottobre 2007 il 10:33
Sinceramente è una vergogna che si parli sempre e solo dei “poveri e indifesi” inquilini. Io personalmente mmi trovo senza casa e costretta a vivere dai genitori del mio fidanzato perchè a casa mia vegeta allegramente una famiglia (3 persone adulte con 3 stipendi) senza scrupoli che non ha problemi di coscenza a dichiarare il falso pur di avere un posto nelle ASSURDE graduatorie per un alloggio comunale a Milano e quindi ancora una volta pagato con i nostri soldi. ASSURDE perchè i controlli sulle dichiarazioni sono effettuati solo a posteriori…e poi sulla accuratezza dei controlli ho molto dubbi. Risultato: è sufficiente avere un posticino nella lista dei poverelli per godere non solo della sospensione degli sfratti, ma anche, grazie a interventi sconsiderati e buonisti fino all’eccesso come i vostri, anche della proroga della proroga!!!!
Ma vi rendete conto una volta per tutte che senza controlli chi paga è la gente onesta! Vi rendete conto che le garanzie in questo paese sono pensate solo per i disonesti! Io purtroppo avendo un solo reddito non posso neanche provare a fare domanda per una casa, ma chi ha 3 redditi ha tutte le garanzie di questo mondo, un tappeto rosso steso dal comune e la benedizione di associazioni anacronistiche e cieche come la vostra. Datevi una svegliata, aprite gli occhi e imparatea distinguere, non con leggo, ma con fatti, la gente disonesta (la maggioranza) da quella onesta (pochi e incazzati).
guido piran 15 Ottobre 2007 il 12:43
La legge 9 non prevede proroga per il caso indicato, come, probabilmente, gli inquilini della signora non hanno diritto ad una casa pubblica . Quindi non serve prendersela con i poveri, anzi. Si legga bene la legge e si faccia consigliare da chi è competente e vedrà che i diritti violati sono altri.
Saluti
Francesca 15 Ottobre 2007 il 14:10
La mia denuncia non è rivolta ai poveri, anzi! I veri poveri spesso non hanno la possibilità di avere tutela proprio perchè tra le circa 20.000 richieste per una casa popolare, una certa percentuale (alta o bassa non lo so ma visto la facilità di aggirare le regole reputo non indifferente) è di povero non è e se ne approfitta. Me la prendo, caro Guido, con chi è superficiale in questa meteria e per non fare qualche sforzo in più trova facile adottare le solite soluzioni all’italiana…..condoni, sospensioni, indulti, proroghe, ecc…Ecco con chi me la prendo.
E per sua conoscenza la legge del febbraio 2007 purtroppo la conosco a memoria e non solo visto che pur avendo vinto una causa passata in giudicato l’anno scorso (in cui si dimostrava che qui di poveri non ce n’è neppure l’ombra), l’ufficiale giudiziario ha incrociato le braccia perchè il comune di milano invita a bloccare gli sloggi per quelle famiglie che sono nella famosa lista di attesa per le case popolari (tra l’altro i criteri della legge 9 e quelli per chiedere una casa popolare non coincidono quindi capirà bene che i primi a non rispettare le leggi sono i nostri amministratori).
Lei comunque ha fatto lo stesso “errore” di molti, ovvero leggere le mie parole con il pregiudizio di chi, a tutti i costi, sempre e comunque deve difendere gli inquilini. Tanto chi ha comprato una casa è per forza crudele, uno speculatore una persona senza cuore…
Forse non ha ancora compreso, ma in questa storia i diritti violati AL PARI quelli miei e quelli della povera gente, ma povera veramente