Il Ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha presentato la procedura di assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze “WiMax”.
“E’ una tappa fondamentale per garantire il diritto all’accesso alla rete come servizio universale” ha dichiarato il Ministro Gentiloni che ha aggiunto “questo Governo conferma così gli impegni a ridurre il divario digitale ancora presente in molte regioni italiane, ad incrementare la competizione nelle TLC ed a favorire l’innovazione tecnologica del nostro Paese. Ringrazio il Ministro della Difesa la cui fattiva collaborazione ha consentito di rendere disponibili per l’uso civile queste frequenze”.
APPROFONDIMENTO
ADICONSUM:”Il Governo trasforma il Wi-max in un’altra occasione persa per lo sviluppo dell’Adsl”
Paolo Landi, Adiconsum «La soluzione adottata dal Governo per assegnare le frequenze utili allo sviluppo della banda larga mediante la tecnologia Wi-max è la peggiore auspicabile per gli interessi dei cittadini. Adiconsum esprime totale contrarietà alla procedura di assegnazione presentata oggi dal Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni e chiede al Governo di attuare con i fatti e non solo a parole l’impegno per rendere la banda larga Servizio universale».
La storia si ripete, l’Umts non ha insegnato nulla. La soluzione scelta dal Governo, per distribuire le frequenze su cui veicolare la banda larga attraverso l’etere, trasforma quella che poteva essere un’opportunità per il Paese nell’ennesima occasione persa.
La soluzione adottata divide lo spettro in tre blocchi da assegnare con la soluzione del bando di gara, di cui due acquistabili da operatori che già posseggono un’altra tecnologia per la banda larga senza fili, l’Umts, su cui sono stati fatti investimenti enormi. Questi operatori non hanno alcun interesse a spingere sul wi-max; ora potranno tenere le frequenze nel cassetto o usarle a propria discrezione con il solo obiettivo del proprio profitto per ben 30 mesi. Tanto dovrà passare infatti prima che si avviino le procedure per la verifica dell’effettivo utilizzo sul territorio. E comunque non è prevista la restituzione, ma il solo obbligo a “rivenderle”.
Il WI-max doveva essere la chiave per un accesso globale e aperto alla Rete internet su tutto il territorio, realizzare l’impegno del Governo per garantire alla Banda larga lo status di Servizio Universale, attraverso la copertura delle zone non ancora raggiunte da questo servizio.
Adiconsum aveva più volte e in più occasioni espresso il proprio favore alla soluzione “Open Spectrum”, che apre lo spettro a tutti coloro che ne fanno richiesta legando la frequenza ad una specifica area geografica. Questa soluzione avrebbe permesso ad una pluralità di operatori di coprire con maggiore completezza tutto il territorio, con vantaggi per le aziende, grandi e piccole, ma soprattutto per i cittadini.
Così non è, ancora una volta gli interessi di pochi hanno prevalso sulle esigenze dei molti. Consegnando i due terzi dello spettro ad aziende che già posseggono l’Umts si corre il serio rischio uccidere il Wi-max nella culla.
Per informazioni, Redazione Adiconsum nazionale