Il settore dei fondi immobiliari cresce su tutti i fronti nel primo semestre. Il patrimonio ha registrato un aumento del 13% che ha permesso agli asset di superare i 17,3 miliardi di euro. Gli incrementi sono frutto della rivalutazione del portafoglio e dei positivi flussi di raccolta che hanno superato gli 1,5 miliardi di euro.
Nel periodo gennaio-giugno, il numero dei fondi e’ salito a 91 con 13 nuovi ingressi (di cui 4 speculativi) mentre il numero delle sgr coinvolte nel settore e’ salito di un’unita’ a 25. Dei 17,3 miliardi di asset, la percentuale di patrimonio attribuibile ai fondi retail e’ del 42% (7,3 miliardi) mentre i fondi riservati hanno visto salire il loro peso dal 54% di fine dicembre al 58% con un corrispettivo di 10 miliardi che e’ frutto della rivalutazione del portafoglio e di una raccolta superiore a 1,36 miliardi. Il valore delle attivita’ e’ passato dai 25,3 miliardi di dicembre ai 28,6 miliardi del 30 giugno (+13%). Nello stesso periodo il grado di utilizzo della leva e’ rimasta stabile al 70% con 69 dei 91 fondi che fanno ricorso all’indebitamento. Per quanto concerne l’allocazione degli asset continuano a primeggiare gli uffici che rappresentano il 53,9% degli investimenti. D’altra parte cresce il peso degli immobili ad uso commerciale che oggi sono il 17,3% del totale. Seguono poi industriale (6,2%), turistico (4,6%) residenziale (4,4%), logistica (2,9%), residenze sanitarie (0,9%) e la categoria altro (soprattutto caserme e centraline telefoniche) con il 9,9%. Fra le societa’ maggiori nel comparto dei fondi immobiliare il rapporto di Assogestioni sul primo semestre mette in testa Pirelli Re che, attraverso le sue due sgr, gestisce attivita’ per 8,8 miliardi; seguono poi il gruppo Bnp, che con Bnl fondi immobiliari registra attivita’ gestite per 3,7 miliardi, e Fabbrica Immobiliare con 1,8 miliardi.
Via | Assogestioni | Pirelli Re