Gli aumenti si combattono migliorando l’efficienza energetica delle abitazioni. Decisivi gli incentivi nella Finanziaria 2008
Paolo Landi, Adiconsum «Un altro autunno caldo per i portafogli delle famiglie. Fondamentale proseguire nell’opera di incentivazione del risparmio energetico».
Dopo un anno di stabilità del costo dell’energia elettrica e una riduzione dell’1,6% nello scorso trimestre per il gas, ora ci attendono nuovi rincari: 2,4% per l’energia elettrica, 2,8% per il gas.
Le famiglie dovranno sopportare una maggiore spesa annua di 10 euro per l’elettricità e di 26 euro per il gas (per un consumo medio rispettivamente di 2.700 Kw/ora e di 1.400 mc).
Il fattore che ha maggiormente pesato sull’entità degli aumenti è il prezzo dei combustibili, dai quali il nostro Paese dipende per l’85% del fabbisogno energetico. Prezzo permanentemente elevatissimo, che ricade per intero sui consumatori.
Prezzo che potrebbe essere attenuato se venissero normate diversamente alcune voci che contribuiscono alla determinazione finale del costo dell’energia come:
1. gli oneri di sistema, come il CIP6/92, un tassa nata per incentivare le fonti rinnovabili ma i cui fondi in realtà finanziano altro;
2. il prelievo para-fiscale sugli oneri, nato nella Finanziaria 2005 per finanziare le attività nucleari residue;
3. l’iva che continua ad essere applicata sugli oneri di sistema, una imposta su una tassa.
I consumatori potranno sopportare meglio questi aumenti grazie a:
a. il reinserimento della tariffa bioraria, che incentiverà i consumi nelle fasce orarie serali e festive, a partire dal 1 Ottobre prossimo.
b. Il raggiungimento della massima efficienza energetica, ottenibile oggi grazie agli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica delle abitazioni. Incentivi che Adiconsum, con una lettera inviata al ministro Pierluigi Bersani, ha chiesto vengano riproposti nella Finanziaria 2008.
Per informazioni, Redazione Adiconsum nazionale