2.500 posti di lavoro e apertura nel 2008 di 5 nuovi punti vendita nel nostro Paese, con un investimento di oltre 300 milioni di Euro.

Fatturato mondiale a 19,8 miliardi di Euro, + 14% rispetto al 2006/2007.
In Italia vendite pari a 1,2 miliardi di Euro, + 14,7% di fatturato e + 18,5% del volume delle merci.

Risultati Gruppo IKEA

Il Gruppo IKEA a livello mondiale chiude l’esercizio (01.09.2006 – 31.08.2007) con un fatturato di 19,8 miliardi di euro (+14% sul 2006).
Il Gruppo è presente con 260 negozi in 36 Paesi e occupa 118.000 collaboratori.
I visitatori nei negozi sono stati nel corso dell’anno 522 milioni, mentre le persone che hanno navigato sui siti IKEA 450 milioni.
I primi sei Paesi nella classifica delle vendite sono: Germania, USA, Gran Bretagna, Francia, Svezia e Italia.

Risultati IKEA Italia

IKEA Italia ha realizzato nell’esercizio 06-07 (01.09.2006 – 31.08.2007) un fatturato di 1,2 miliardi di Euro, con un incremento di 14,7% di fatturato e di 18,5% dei volumi di vendita.
Nel corso del FY 2007 sono stati aperti i punti vendita di Ancona e Bari e il nuovo punto vendita di Milano Corsico.
Attualmente IKEA in Italia ha 13 negozi (2 a Milano e a Roma, 1 a Torino, Brescia, Padova, Bologna, Genova, Firenze, Ancona, Bari e Napoli) e occupa oltre 6.000 addetti. Nell’anno commerciale 2007, 36,5 milioni di persone hanno visitato i negozi IKEA in Italia, il 24% in più rispetto all’anno precedente. Gli utenti del sito ikea.it sono stati 7,8 milioni.
I lavoratori IKEA in Italia sono attualmente 6.140, con la previsione per il 2009 di arrivare a 8.457 dipendenti.
L’età media dei visitatori IKEA è 37 anni, il 44% del totale sono uomini e il 21% vive ancora in casa con i propri genitori.

L’espansione in Italia: 5 nuovi punti vendita

Nel 2008 è prevista l’apertura dei negozi di Parma, Rimini, Salerno Baronissi, Trieste Villesse e Torino Collegno con una ricaduta occupazionale di circa 2.500 nuovi posti di lavoro. L’investimento del Gruppo IKEA in Italia sarà pari a 300 milioni di euro.
“Il rilevante piano di investimenti e assunzioni che il Gruppo IKEA prevede in Italia per il 2008” – afferma Roberto Monti, AD di IKEA in Italia – “è la conferma del favore con cui gli italiani hanno accolto la nostra formula e della nostra fiducia in un sistema economico sano, nonostante le difficoltà di una legislazione del commercio che si traduce spesso in applicazioni regionali contrastanti e poco chiare”.

La politica dei prezzi in Italia

Per il decimo anno consecutivo, IKEA Italia ha attuato una riduzione dei prezzi sull’anno commerciale precedente. La manovra corrisponde ad una riduzione media del 1,3% dei prezzi dei prodotti a catalogo. L’investimento nel ribasso dei prezzi ammonta a circa 23 milioni di euro.

Gli acquisti in Italia

Per gli acquisti di IKEA nel mondo, l’Italia è il 3° Paese fornitore di mobili e complementi di arredo, dopo Cina e Polonia. IKEA compra in Italia più di quanto vende: infatti, l’8% del volume degli acquisti del Gruppo IKEA nel mondo vengono effettuati in Italia, mentre il mercato italiano copre il 6,5% del volume delle vendite di IKEA nel mondo.

Commenti (6)

  1. ciao volevo dire che tutto quello che e stato scritto e vero ma con tutti questi fatturati l’ikea italia. a il 70% dei suoi lavoratori in uno stato di precarieta e quindi e bello fare tanti soldi con dipendenti che guadagnano 600 euro al mese….

  2. senza parole….

  3. come fanno ad assumere nuovo personale e lasciare a casa il vecchio?

  4. Io alcune volte ho preso le vostre matite IKEA, e le ho spedite in Nord Cameroun, nella città di Garoua ai ragazzi di strada. e loro per ringraziare si son fatti fotografare.
    Vorrei spedire le foto ma come faccio?
    Grazie
    Guerino Dezza

  5. AVETE MAI PENSATO DOVE SI RECUPERANO I SOLDI PER I RIBASSI TARIFFARI? IMMAGINATE QUANTO HANNO RIBASSATO LE TARIFFE A CHI OPERA COME FORNITORE DI SERVIZI CHE E’ STRITOLATO DALLA LORO POLITICA O CON NOI O FUORI! IL NUOVO SCHIAVISMO. GENTE CHE DA 6 ANNI PRENDE GLI STESSI SOLDI COME TRASPORTATORE O MONTATORE ED ORA PER NON AVERE ROGNE CON LA GIUSTIZIA VOGLIONO CHE TUTTI SIANO IN REGOLA. Ma con quello che pagano chi lavora per loro (i dipendenti almeno sono tutelati dai sindacati) oggi ci rimetti solo, anzi i mobili che svendono se li rompi li paghi a prezzo pieno (quello di vendita) e poi hai l’obbligo di lasciarli a loro che se li vendono in angolo occasioni………………………… VERGOGNA!

  6. Rispondendo a Max,
    i ribassi tariffari non centrano con le tariffe dei fornitori, riguardano i prodotti. Infatti se vuoi ti compri il prodotto e te lo monti da solo, e la maggior parte delle persone che comprano in Ikea fanno così. Quindi IKEA non può pensare di recuperare i soldi dalle tue tariffe di spedizioniere….. e poi se mi porti l’armadio a casa e me lo rompi durante il trasporto mi sembra giusto averne uno nuovo.
    Che poi gli stipendi e i margini siano all’osso sono daccordo con te, ma penso non sia un problema IKEA…. Ciao

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