Avviare un lavoro tecnico per la definizione di un documento condiviso in vista della Finanziaria 2008. Questo il risultato dell’incontro che si è svolto ieri a Palazzo Chigi tra il Governo e l’ANCI alla presenza del Presidente del Consiglio Romano Prodi e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta, dei Ministri dell’Interno Giuliano Amato, dell’Economia e delle Finanze Tommaso Padoa Schioppa, degli Affari regionali e delle Autonomie locali Linda Lanzillotta. Erano presenti inoltre il Vice Ministro dell’Economia Vincenzo Visco e il Sottosegretario all’Economia Nicola Sartor.
Per il Presidente dell’ANCI, Leonardo Domenici “è stato un incontro importante, che ha sancito in modo costruttivo la ripresa del dialogo”. Lo scorso anno, come ha sottolineato nei giorni scorsi lo stesso Presidente del Consiglio – si era aperta una ferita nei rapporti con gli Enti locali, in particolare con i Comuni. “Quest’anno – ha continuato Domenici – si tratta di non ripetere lo stesso errore: oggi abbiamo verificato che c’è la volontà del Governo e la nostra”.
L’impegno per i prossimi giorni sarà quello di preparare un documento di indirizzo, da realizzare prima che sia approvata la Finanziaria in Consiglio dei Ministri, per arrivare alla sottoscrizione di un Patto che contenga alcuni punti fondamentali per gli Enti locali: il Patto di stabilità, gli avanzi di amministrazione, la definizione degli obiettivi sull’Ici, i costi della politica. ‘Credo dunque – ha continuato Domenici – che sia stata una buona ripresa e una buona base di partenza per il lavoro dei prossimi giorni”.
L’ANCI sarà al lavoro già da domani: nella riunione del Comitato Direttivo saranno messe a punto le proposte dei Comuni. “Il Ministro Padoa Schioppa – ha concluso il Presidente Domenici – ha assicurato che sui dati saranno più chiari dalla prossima settimana. Da parte nostra noi abbiamo convenuto che è importante condividere i tendenziali, cioè i dati e gli obiettivi quanto a spesa e a saldi di bilancio”.
Per il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino si è trattato di “un incontro utile e positivo perchè ha permesso di riprendere con pienezza i rapporti che si erano interrotti. Un obiettivo buono e condivisibile – ha detto – è quello di lavorare insieme per mettere a punto un patto prima della manovra Finanziaria 2008”.
Concorde anche il Vice Presidente dell’ANCI Osvaldo Napoli : “è positivo che il Governo abbia proposto di istituire un tavolo tecnico per un documento condiviso in vista della Finanziaria. Vuol dire che la posizione di rottura dell’ANCI del 5 luglio scorso ha portato dei risultati”.
Parlando a margine dell’incontro con il Governo, il sindaco di Fiumicino e Vice Presidente ANCI, Mario Canapini ha riferito che il Presidente del Consiglio Romano Prodi ha riconosciuto che i Comuni ‘hanno già dato, in termini di risanamento della spesa’. Canapini ha detto che c’è la disponibilità a mettere a punto insieme la Finanziaria, e ha confermato che nella linea del Governo, per la manovra 2008, non sono previste nuove tasse, ma si sta predisponendo un’eventuale riduzione dell’Ici e si sta puntando sulla lotta all’evasione.
La conferma di un incontro positivo è giunta anche dal sindaco di Milano Letizia Moratti. “In vista della Finanziaria – ha detto – il Governo ha annunciato l’impegno di condividere con noi un percorso e un accordo che tenga conto delle esigenze dei Comuni”. Il primo cittadino di Milano ha quindi precisato che nell’incontro di oggi i Comuni hanno chiesto il rispetto delle autonomie sancite dalla Costituzione, quindi la possibilità per i Comuni di poter avere all’interno del patto di stabilità più flessibilità negli investimenti in conto capitale (opere pubbliche e infrastrutture), ma anche nella spesa corrente, cioè i servizi ai cittadini. “Abbiamo anche chiesto – ha continuato – che ci sia coerenza per un vero federalismo fiscale e che non ci siano interventi dirigisti, calati dall’alto che toccano l’autonomia delle città”. Il riferimento è soprattutto sull’Ici “ogni città ha la sua politica della casa – ha concluso Moratti -. Siamo favorevoli alla diminuzione dell’imposta, ma lo Stato deve compensare”.