“La conferenza nazionale sul clima è un’ottima occasione per riportare alla ribalta il tema dei cambiamenti climatici, per fare il punto sulla situazione e prendere impegni precisi per ridurre le emissioni di gas serra”. Così Legambiente sulla due giorni organizzata dal Ministero dell’Ambiente a Roma. “Il surriscaldamento del pianeta, con le sue gravi conseguenze ambientali ed economiche, deve balzare in testa all’agenda politica del Paese, perché solo intraprendendo senza esitazioni la strada della riduzione delle emissioni di gas serra attraverso misure di efficienza energetica e un forte sviluppo delle fonti rinnovabili, è possibile garantire un futuro pulito e stabile alle nuove generazioni”.
L’unico neo, secondo Legambiente, è che questa assise non sia stata convocata dal Governo, ma dal solo Ministero dell’Ambiente.
“I cambiamenti climatici non sono una prerogativa esclusiva del Ministro Pecoraro Scanio, ma riguardano anche Romano Prodi e i Ministeri retti da Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Alessandro Bianchi. La possibilità che l’Italia segua su questo tema una strategia nuova rispetto a quanto è stato finora passa attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni. Insomma, avremmo preferito che l’intero esecutivo si fosse sentito coinvolto da questo problema”.
L’Ufficio stampa Legambiente