Il ministero delle Finanze turco ha recentemente avviato una importante campagna di controllo sulle vendite immobiliari agli stranieri, da cui, a oggi, risulta un’evasione fiscale nel 60,3 per cento dei casi. È quanto si apprende da un un noto quotidiano turco in lingua inglese. Al momento, i controlli estivi hanno riguardato prevalentemente le località turistiche estive, come le città di Antalya, Alanya, Bodrum, Didim e Kusadasi, mentre le due principali città turche, Istanbul e la capitale Ankara, verranno controllate tra la fine di quest’anno e l’inizio del 2008.
Il risultato delle prime verifiche non lascia dubbi sull’alto tasso di evasione praticata nel settore, venuta alla luce incrociando i dati in possesso dell’Amministrazione fiscale turca (entrate e territorio) con i trasferimenti bancari effettuati da cittadini stranieri agli agenti immobiliari turchi. Per esempio ad Antalya, i contribuenti hanno dichiarato 109,2 milioni di lire turche (YTL) di redditi derivanti dalle vendite immobiliari a stranieri, nascondendo però ben 69,8 milioni al fisco (il 39 per cento del totale). Ad Alanya invece la situazione è invertita, con il 72,4 per cento dei redditi delle vendite immobiliari non dichiarato, per cui dei 326,4 milioni di valore in vendite agli stranieri, solo 90 milioni erano ufficialmente conosciuti allo Stato. Anche nelle altre tre città la media dell’evaso si mantiene elevata: 59,1 per cento a Didim, 62,6 per cento a Kusadasi e 60,6 per cento a Bodrum. Finora, il Tesoro turco ha già riscosso 52,1 milioni di lire dagli evasori fiscali.
Alessandro Lentini – Fisconelmondo.it