In tre anni, l’azienda realizzerà impianti che usano la forza del sole per oltre 35 MW, una potenza sufficiente a dare energia a una città di 20mila abitanti, evitando l’immissione in atmosfera di 30mila tonnellate di CO2. L’annuncio dell’Amministratore Delegato, Fulvio Conti, al Meeting dell’Amicizia di Rimini, nel corso della tavola rotonda “La sfida globale del clima”.
Le sfide che il clima ci chiama ad affrontare si giocano su tre campi ben determinati: quello dell’energia, dell’inquinamento locale e globale. Per discutere quest’ultimo aspetto si sono incontrati al Meeting dell’Amicizia di Rimini Fulvio Conti, Amministratore Delegato di Enel, Paolo De Castro, ministro per le Politiche agricole e Carlo Petrini, presidente e fondatore di Slow Food International.
Il punto di partenza del dibattito, introdotto da Elio Sindoni, direttore del dipartimento di Scienze ambientali all’Università di Milano Bicocca, è la consapevolezza di una sperequazione tra chi produce e chi consuma. Emblematico in tal senso è il mercato petrolifero, dove chi consuma non coincide con chi produce. “La sfida globale del clima” (è stato questo il titolo del workshop) vede il mondo accademico impegnato in maniera costante per cercare di offrire soluzioni a un problema sul quale le certezze sono ancora molto poche.
Una di queste, è la non ancora dimostrata responsabilità dell’inquinamento nello scioglimento dei ghiacciai. Il problema c’è, sottolinea Sindoni, ma non bisogna cadere nel catastrofismo. Questo è vero – ha ribattuto Conti – ma di fronte a certe cifre è impossibile non pensare di fare qualcosa. Su sei miliardi di abitanti, due non hanno energia elettrica, due ne dispongono saltuariamente e due vi hanno accesso stabilmente. Se consideriamo che è previsto un forte aumento della domanda di energia, principalmente per sostenere la crescita dei Paesi in via di sviluppo, è prevedibile un aumento delle tensioni geopolitiche e del rischio legato all’approvvigionamento.
La strategia con la quale Enel intende affrontare la sfida lanciata dai cambiamenti climatici muove in tre direzioni: quella della sostenibilità, della sicurezza degli approvvigionamenti e un riequilibrio del mix di generazione. «Le fonti rinnovabili devono aumentare – ha aggiunto Conti – ma non è realistico che riescano a coprire tutto l’incremento di fabbisogno energetico previsto».
L’incontro ha fornito, inoltre, l’occasione per presentare il nuovo investimento che Enel destinerà allo sviluppo dell’energia solare. Sulle grandi cabine di trasformazione che sorgono alle porte delle città, “fioriscono” pannelli fotovoltaici: 14 hanno già questa speciale copertura, altre 7 l’avranno ai primi di settembre. Entro il 2010 saranno 1.200 in tutta Italia.
Un momento della tavola rotonda “La sfida globale del clima”
Enel realizzerà impianti che usano la forza del sole per oltre 35 Megawatt (MW): una potenza sufficiente a dare energia a una città di 20 mila abitanti, evitando l’immissione in atmosfera di 30 mila tonnellate di anidride carbonica. Entro il 2010, infatti, l’azienda energetica investirà 300 milioni di euro collocando Enel ai primi posti in Europa nello sviluppo del solare.
Gli investimenti fanno parte del grande Piano Ambiente dell’Enel, presentato alla fine dello scorso anno: 4,1 miliardi di euro entro il 2011 per nuovi impianti che usano fonti rinnovabili (vento, acqua, sole, biocombustibili e calore naturale della terra), per ricerca e sviluppo e per l’innovazione tecnologica amica dell’ambiente. Un impegno concreto nella lotta al cambiamento climatico.
In questa sfida un ruolo non secondario lo riveste l’agricoltura. È quanto ha sottolineato il ministro De Castro, secondo il quale è opportuno valorizzare le agro-energie, ma occorre tener conto della globalizzazione dei mercati. Per fare ciò è essenziale puntare sulla qualità, esaltando gli elementi distintivi dei nostri prodotti, e sulla distribuzione: «Occorre portare i nostri prodotti dove c’è maggiore domanda».
Quello della qualità è un cavallo di battaglia di Carlo Petrini, che nell’occasione ha insistito sulla tematica della sostenibilità, esortando la politica ad attivarsi per avviare una potente campagna di educazione e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità. «La sfida del secolo si gioca sull’educazione ambientale», ha aggiunto. Secondo Petrini, inoltre, è fondamentale tornare all’economia locale, perché «i soggetti locali diventino parte viva nella soluzione al problema ambientale ed alleati forti».
Riprendendo la parola, Conti ha sottolineato come un programma di sensibilizzazione alle tematiche ambientali sia “Energia in gioco”, invitando tutti i presenti a visitare lo stand di Enel. «Esempio pratico – ha concluso l’Amministratore Delegato – di una attenzione che nessuno ci ha sollecitato».