La caccia ai clienti attraverso le chiamate dei call center è stata dichiarata violazione della privacy. Una ordinanza del Tribunale Civile di Roma del 27 luglio stabilisce che Wind e Tele2 hanno violato la privacy di migliaia di italiani. Chi non ha dato il consenso a ricevere telefonate pubblicitarie non può essere perseguitato da decine di telefonate alla ricerca di nuovi clienti.
Nella stessa ordinanza si vieta a Telecom, autrice della denuncia, di spedire moduli prestampati di clienti che non desiderano ricevere pubblicità per telefono.
Federconsumatori invita l’Authority delle Comunicazioni a fare immediatamente una indagine e sanzionare tutti i comportamenti scorretti, i consumatori italiani sono stanchi di ricevere centinaia di telefonate non desiderate.
Federconsumatori approva inoltre l’intervento in materia da parte dell’Autorità Garante della Privacy, la quale ha stabilito importanti misure in tutela degli utenti, imponendo lo stop alle telefonate indesiderate dei call center entro il 10 settembre.