Per il Codacons i continui allarmi che vengono lanciati in occasione del gran caldo e dei conseguenti aumenti di consumi energetici, e in base ai quali in Italia si rischierebbero black out dovuti alla carenza di energia elettrica, sono delle vere e proprie “bufale”.
Si tratta di falsi allarmi dietro i quali si celano interessi milionari, forse pilotati dalla lobby dei costruttori di centrali elettriche, diretti a spaventare i cittadini circa la carenza di energia come conseguenza dell’aumento dei consumi elettrici – afferma l’associazione – Basti pensare ai dati sui consumi energetici del 2005 e del 2006, che evidenziano andamenti simili nel periodo estivo e in quello invernale.
Nello specifico:
GENNAIO 2005 – 28240 GWh
LUGLIO 2005 – 30.004 GWh
AGOSTO 2005 – 24.095 GWh
DICEMBRE 2005 – 28.172 GWh
GENNAIO 2006 – 29.617 GWh
LUGLIO 2006 – 31.537 GWh
AGOSTO 2006 – 24.885 GWh
NOVEMBRE 2006 – 28.383 GWh
Come si evince da questi dati i consumi estivi risultano in linea con quelli invernali, e per entrambi gli anni i picchi massimi di luglio non si discostano molto dai valori massimi di gennaio.
La carenza di energia, come è stato dimostrato in Sicilia, non dipende dal caldo, ma dalla fatiscenza della rete italiana, e se si dovessero verificare black out elettrici, le responsabilità dovrebbero essere ricercate non nelle elevate temperature nelle città, ma nell’operato e nelle falle del gestore elettrico.
In caso di distacchi dell’energia elettrica, programmati o meno che siano, il Codacons presenterà migliaia di cause di risarcimento dinanzi ai Giudici di pace da parte degli utenti danneggiati.